Teresa Ciabatti ha letto il nuovo libro di Aldo Cazzullo, «Il Dio dei nostri padri». La storia di un grande romanzo che narra l’avventura dell’umanità, che è principalmente un’avventura di conoscenza, ed è all’origine della nostra cultura
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Viaggio in una mente senza immaginazione
Neuroscienze. Nella grande variabilità individuale della capacità del nostro cervello di generare immagini si può passare dalla iperfantasia alla afantasia cioè all’assenza totale di questa capacità
L’Asia anarchica che sfidò l’Occidente
Agli inizi del Novecento, in India, Cina, Indonesia, Giappone e oltre, l’opposizione dei ribelli ai colonialisti e alle autorità tradizionali
Nel silenzio sospeso della guerra
Vermiglio. Vincitore del gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia, il secondo film di Maura Delpero guarda a un mondo privato di padri e mariti
Gesù e Psiche: la Legge è desiderio
Sulle orme di Francois Dolto, l'ultimo Recalcati esplora e analizza le radici evangeliche della psicanalisi
On the road con il divano di famiglia
Il trasporto da una casa all'altra di un sofà appena ereditato costringe Pierre Jourde a un viaggio con il fratello e a un'auto fiction
Per una difesa della Res Publica
Patrimonio comune. Gomarasca e Stoppa affrontano il tema delle istituzioni, in particolare dell’istruzione e della cura: esposte ai cambiamenti, rischiano di cedere a una visione efficientista e a dinamiche che sacrificano il singolo
Graham Greene Il filosofo che teme l’innocenza
Ambientato in Vietnam all’inizio degli anni Cinquanta e ora riproposto con nuovi apparati, «L’americano tranquillo» non solo avvince con una trama micidiale, ma mostra al meglio la finezza psicologica e di scrittura di un grande moralista
E il Quattrocento volle montare a cavallo
Nel XV secolo le spese militari degli Stati italiani crebbero sempre più, racconta Fabrizio Ansani. Il Ducato di Milano impiegava per la guerra il 77 per cento delle sue entrate. In particolare fu necessario investire sui corsieri da battaglia
Primo Levi e la zona grigia che si allarga
Sergio Luzzatto conferisce dignità ai compagni meno encomiabili dell’intellettuale torinese presso il Kommando 98, esplorandone i destini