Il contemporaneo è davvero un "grande imbroglio", come sostiene Simona Maggiorelli nel suo libro, oppure non tutto è truffa come afferma invece Francesco Bonami? Il dubbio è legittimo tra la ricerca dello choc ad ogni costo e la trasformazione delle avanguardie in manierismo. Per formare il pubblico serve una critica indipendente e una didattica che porti i bambini nei musei
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Elogio filosofico del perdono nell’era della grande rabbia
Siamo immersi in un mondo in cui sembra prevalere "l'ira funesta" stile Achille sulla moderazione della polis. Ma nel suo ultimo libro Martha Nussbaum ci spiega perché il modello Mandela resta il migliore
Il poeta che seppe «ridersi di tutto»
Le Operette di Leopardi: una «disperazione magnanima» che ama «le belle illusioni» e che sa «ridere dei propri mali»
Lettera di un bambino non ancora nato
Nel nuovo romanzo di Ian McEwan la voce narrante è quella di un feto incredibilmente consapevole del mondo
Quei padri troppo ansiosi di essere amici dei figli
L’enigma di un genitore. La recensione del prof. Vito Mancuso al nuovo libro di Massimo Recalcati
L’elefante della diseguaglianza
La globalizzazione e la contraddizione con i mercati politico-elettorali
Nevo, il condominio di monologhi
Un marito erotomane, una casalinga con il marito assente, una vedova che parla con il marito morto alla segreteria telefonica «Tre piani» narra le vicende di alcuni nuclei familiari. Leggi e capisci perché quando sei in Israele hai voglia di fuggire e quando sei lontano hai voglia di ritornare
Divinità e riti contagiosi fatti di toppe e di stracci
Il ruolo della religione nei rapporti interculturali.
Un alone misterioso, la vita
Un involucro trasparente che ci avvolge.
L’azzardo di rimuovere le barriere
Gli Stati nazione (e il welfare) fissano confini mentre il mercato unico serve a cancellarli Chi è insoddisfatto della situazione vigente può andarsene o lottare per cambiarla. Ma c'è anche chi sceglie il silenzio o l'occultamento, come gli evasori fiscali L'esperienza in Nigeria dell'economista Albert Hirschman lo indusse a definire una teoria delle crisi fondata su tre fattori: lealtà, defezione e protesta. Il modello resta valido per capire le difficoltà di oggi