Dopo 50 anni viene riscoperto, lodatissimo da Paul Auster, l'unico romanzo di una giornalista afroamericana. Ispirato al mito di Teseo che cerca il padre Egeo, racconta le avventure di una ragazza meticcia a New York
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La nostra scommessa è la nuova tenerezza
La psicoanalista e filosofa Julia Kristeva, bulgara di nascita e francese d’adozione, si definisce europea anche se vede l’Europa fallire su tutto, soprattutto nella sanità. La viralità— spiega — da metafora è tornata a incarnarsi nelle nostre vite. E tuttavia ci sono tre lezioni da cogliere: che le tecnologie hanno soltanto amplificato: una radicale solitudine esistenziale; che dobbiamo riappropriarci del senso del limite; che avevamo rimosso la nostra mortalità. Ma si può ricominciare: la fragilità ci renderà tutti più solidi e durevoli
Siamo bestie ma non feroci
Le emozioni dell’uomo e quelle degli animali, sostiene l’etologo Frans deWaal, sono in realtà molto simili: anche loro provano disgusto, compreso, nel caso di alcune scimmie, quello morale. Dobbiamo deporre l’idea della nostra superiorità e capire che siamo meno aggressivi di quanto pensiamo. La guerra è un’invenzione relativamente recente
Coraggio L’alternativa c’è, eccome
Mark Fisher ha rovesciato la disperazione: le cose si possono modificare, anzi l’uomo le deve modificare
Archistar, appalti (e sprechi pubblici), il Partenone fu la madre delle “grandi opere”
I conti in tasca a vasai, pittori, scultori: una spesa enorme con scia di polemiche su costi/benefici
A proposito di niente
Tutto quello che avreste voluto sapere su WOODY ma non avete mai osato chiedere ad ALLEN
La resa dei conti dopo il regime fascista
Tra processi e amnistia. Uno studio sul difficile passaggio alla democrazia
Il capitalismo e il sacro
Il consumo come totem idolatrico
Studia gli altri capirai te stesso
Il contagio e la lezione della storia: parla Michel Zink, esperto di letteratura medievale
Salvare la fabbrichetta e non sé stessi
La vicenda corale di Dario Buzzolan riprende alcuni suoi temi, come il diritto a una «vita degna», con l’aggiunta del senso di colpa