A fine 800 alcune scrittrici italiane decidono di adottare l'ironia per combattere l'oppressione sociale. Esce ora una raccolta dei loro racconti. Esilaranti
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Il cronista della guerra
Carrère (ri)leggeCéline.«Diceva: non sono piùuno scrittore, sonoun cronista.Il cronista è lo scriba di qualcosa che lo oltrepassa. Una bella definizione della sua arte»
Professor Montaigne insegnante di scrittura creativa
Insoddisfatto al limite dell’auto-denigrazione; capace di parlare di sé solo per avere trovato il soggetto «sterile e magro», uomo senza qualità...I «Saggi» non sono un manualetto di self-help zen per signori di mezza età in crisi come talora sono stati ridotti; piuttosto un manuale di trame e di stile. Dopodiché, a pagina 5, si potrà trarre dalla corrispondenza di Paul Verlaine la traiettoria di un altro apprendistato poetico.
Milan Kundera Quel che resta è l’Immortalità
Se ne va a 94 anni uno dei più grandi scrittori del Novecento Difese la libertà di pensiero e artistica contro ogni regime e imposizione Visse da esule, scelse il silenzio e lasciò che a parlare fossero soltanto i suoi romanzi
Un’arte leggera e insostenibile
Milan Kundera. Il titolo del suo capolavoro, ambientato durante la Primavera di Praga, è l’ossimoro più famoso della letteratura. I suoi romanzi hanno spesso come sfondo la Repubblica Ceca con la quale ebbe un rapporto conflittuale, fino a lasciarla
Mio nonno migrante come “loro”
A vent’anni dalla pubblicazione di “Vita” con il quale vinse il premio Strega, la scrittrice spiega perché nulla è cambiato E che l’odio verso i nuovi venuti è a scapito della democrazia
Il maschio di ieri non abita più qui
Architetto, disegnatore e scrittore campione di vendite, Matteo Bussola intreccia nel nuovo romanzo quindici storie di uomini in crisi e in trasformazione, che cadono e si rialzano, che si reinventano e si stupiscono, smantellando luoghi comuni e cliché di tante stagioni passate
Patty Smith e le ragazze punk devono tutto a “Piccole donne”
Luisa May Alcott. I quattro “capitoli” della saga delle sorelle March rispecchiano il pensiero emancipato dell'autrice e la felice anarchia delle letture dell'infanzia
Poco ma buonissimo Il dopoguerra di Vittorio Sereni
A 110 anni dalla nascita e a 40 dalla morte, torna l’integrale dei versi di uno dei grandi della lirica italiana, capace di conciliare naturalezza e intensità della scrittura. Una produzione che mostra la capacità di rinnovamento della lingua
Primo: alzarsi alle 5 I precetti di Tolstoj
Tra i novanta volumi delle opere, molte inedite in Italia, spunta ora un manualetto scritto tra i diciotto e i vent’anni: lucido, apodittico, intransigente come lo si può essere tra i diciotto e i vent’anni. Un catalogo di norme— fisiche, mentali, letterarie — redatte anche per essere disattese. Ma lì c’è già il germe del genio