Tradotto per la prima volta un testo del 1859 del grande scrittore. Una riflessione che illumina il mondo di oggi
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Il regno degli uomini in tre lezioni
Voce tra le più significative della scena letteraria irlandese, Claire Keegan torna con un trittico di racconti uniti dalla stessa prospettiva sulle dinamiche maschili: lo apre la prima storia che l’autrice pubblicò nel1999, lo chiude la più recente
La mala educazione sentimentale
Una ragazza intelligente nata nella Ddr, smaliziata, bellissima (pare il ritratto di un’ideale figlia della Germania «dipinto da un nazista di scarso talento»), inanella relazioni insulse fino a un legame pericoloso. La nuova storia di Terézia Mora
La mente cancella tutto, anche la vita
Gli effetti di una malattia neurodegenerativa nel romanzo di J. Bernlef, pieno di «pietas»
Nel legame tra bambini e adulti la misura del cuore di ogni civiltà
L’incontro di Levi con i bambini ci rivela un’anima dello scrittore, e una dimensione essenziale di ogni civiltà: l’amicizia tra adulti e ragazzi.
Il gotico abita il corpo delle donne
In una novella sulle fragilità delle famiglie e in una (non del tutto) fittizia biografia Joyce Carol Oates denuncia le violenze di genere
Il romanzo della foresta e del fiume
Michel Jean. Quando Almanda s’innamora di un giovane indiano, si innamora anche di un mondo incontaminato che la accoglie e che vedrà poi sparire
Efesto si vendica della vergogna
Gli abissi, l’Olimpo, le isole sono il mondo dove Paola Mastrocola mette in scena, rivisitando il mito, il romanzo «di disavventure» del dio del fuoco e dell’intrico di relazioni e passioni che ne precede la nascita. E che poi lo accompagna
E a casa Singer c ’è troppa umanità
Remoti e inattuali, eppure vicinissimi, sono i casi che il Nobel polacco narrò in struggenti bozzetti di una Varsavia cancellata
Le lotte di Virginia «Non ce la faccio più»
«Se vedi una luce danzare sull’acqua» raccoglie una scelta di lettere che si scambiarono Woolf e la sorella Vanessa Bell. La borghesia londinese, l’arte, i riti e i viaggi, fino agli ultimi giorni... l’epistolario ci immerge in confini angusti e orizzonti sterminati. Per niente remoti o inattuali.