Robert Menasse elogia il modello austriaco e denuncia polizie e servizi segreti europei che non si parlano
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La tecno-dittatura della stupidità
Joshua Cohen, il romanziere che ha raccontato l’ascesa e i rischi di internet, riceve l’Artfor Peace Award. «I totalitarismi del XX secolo sarebbero stati invincibili con le tecnologie attuali. Oggi siamo più controllati, ma ci salviamo solo per la stupidità del potere»
Covid digitale. De Lillo spegne la tecnologia
È uno degli autori più grandi di oggi, con un fiuto per quello che accadrà (come l’11settembre, come il 2008). Nel nuovo romanzo, scritto prima della pandemia e uscito in America, immagina che una sera del 2022 si verifichi un blackout globale tecnologico: si fermano computer, tv, telefoni, il mondo torna analogico e immediatamente tutto perde significato, con l’uomo che contempla sé stesso in uno schermo buio. Il libro non poteva che intitolarsi «The Silence»
E poi Ulisse… Il sequel in versi dell’Odissea
L’eroe greco torna a casa ma, fedele alla propria natura inquieta,riprende la via del mare e punta verso il Nord Africa: un’altra epopea. Che non è stata scritta dal mitico cantore ma da un poeta del Novecento, il cretese Nikos Kazantzakis, che compose altri 33.333 versi immaginando che cos’era accaduto dopo Itaca. Ma c’è un’epopea ulteriore, che ha per protagonista Nicola Crocetti, editore, fondatore della rivista «Poesia» e divulgatore della cultura greca: per 7 anni ha lavorato a una traduzione di questo secondo poema. Che ora arriva in libreria: «Un’arca di Noè delle parole, salvate prima che scomparissero»
Zadie Smith. L’identità? Una festa mobile
Chiunque conosca la storia delle culture sa quanto siano eterogenee e il prodotto di continui furti, prestiti, germinazioni incrociate
Ombre noir sull’Italia
Delitti e corruzione: il volto oscuro degli Anni 60. Il giallo di Daniele Manca e Gabriella Colla
A che serve non leggere i classici
I libri che tutti hanno in casa e che nessuno legge non solo esistono, ma hanno anche un nome: si chiamano classici.
Anatomia (e cura) del dolore
I romanzi di Daria Bignardi sono sempre, anche, percorsi terapeutici— nei confronti del lutto, della malattia o, come in questo «Oggi faccio azzurro», della separazione. «Perché il divorzio— dice Galla, la protagonista — è peggio di tutto»
L’orco che non pensava di esserlo. Il romanzo di Harvey Weinstein
Il libro di Emma Cline (da dopodomani, Einaudi Stile libero) ha come protagonista il produttore condannato per abusi sulle donne
Elogio dei romanzi. Sono i raggi X del genere umano
Grande narratore prestato alla critica e grande critico prestato alla narrativa, John Updike è stato uno stilista della letteratura, capace di scrivere saggi in grado di rivaleggiare con i suoi romanzi e romanzi in grado di rivaleggiare con i suoi saggi. Ora una raccolta di testi esce in Italia: è un’occasione per saldare qualche conto con classici e contemporanei. Anche perché, dice, «la narrativa è il più penetrante strumento di autoanalisi: più della psicologia, della medicina, della fotografia, dell’economia». Prendiamo Nabokov, o Joyce, o Proust...