Il pessimismo è un lusso che i poveri non possono permettersi

L’auto inquina e contribuisce al disastro ambientale? Le banane del supermercato non sono abbastanza biologiche? I conflitti pregiudicano il futuro? Sono problemi reali, drammatici, sconvolgenti. Ma sono problemi che i precari delle metropoli del mondo, gli immigrati delle periferie, i disperati di ogni Sud — per Miguel Benasayag filosofo e resistente, psicoanalista e guevarista, argentino rifugiato a Parigi durante la dittatura — non hanno la forza di affrontare. «E allora dico: basta con i profeti da salotto dell’apocalisse»