Le dirompenti trasformazioni economiche e sociali degli ultimi due decenni ripropongono oggi con forza un antico problema: la distribuzione del reddito è molto più squilibrata, il rischio di povertà ed esclusione sociale è aumentato. La struttura di classe si è riarticolata in cinque segmenti: dagli iperricchi agli esclusi. Le risposte sono almeno di quattro tipi, nessuna convincente. Dunque? Occorre immaginare garanzie sociali a geometria variabile. Ecco come
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C’è speranza: così Sartre cambiò idea
L’ultima testimonianza, un’intervista ora ripubblicata, ribalta l’immagine dell’esistenzialismo. Meno angoscia e più apertura a un’idea di fratellanza fra gli uomini
La lezione dei migranti italiani in Svizzera
I flussi di ieri Quando i migranti eravamo noi
Verità e movimento Perché non basta difendere la modernità
Alain Touraine analizza i meccanismi delle società attuali. Ma trascura la filosofia
Pane e salame
Il maiale è un totem culturale ambivalente: simbolo di fertilità (il salvadanaio) e di brutalità; immolato dagli Egizi, bandito da ebraismo e islam.
La mente reazionaria non è solo nostalgica
Il nuovo libro di Mark Lilla sottolinea una giusta esigenza: analizzare le idee di chi sogna radicali ritorni al passato. Ma trascura autori fondamentali come Schmitt, de Maistre, Spengler. E soprattutto sottovaluta il fatto che questi pensatori non negano la ragione, ma mostrano una grande capacità di strumentalizzarla ai fini della loro volontà di dominio
La matematica e la mistica in cerca di infinito
Nell'autobiografia «Da Berlino a Gerusalemme», scritta nel 1977, Gershom Scholem dice, forse con un po' di rimpianto:
«Pseudo» in difesa dello pseudonimo Romain Gary.
Un testo scritto a nome di Emile Ajar, un giovane autore fittizio Un esempio di letteratura che è aperta dissimulazione della realtà
Chaim Grade Cattivissima Perele sei così affascinante!
È la protagonista de «La moglie del rabbino» di Chaim Grade, tra i massimi narratori yiddish del Novecento. Scaricata da un fidanzato e costretta a nozze di ripiego, insegue una vendetta implacabile e infelice
Morti di fame, ma con stile
Potenza della lingua. Da censore delle lettere dei prigionieri italiani in Austria, Spitzer fu testimone di un inedito spettacolo: l'astuzia con cui i soldati aggiravano i divieti per chiedere cibo era fatta di momenti di alta letteratura