La psicoanalisi e l'inconscio sono temi ricorrenti nell'opera di Sandro Veronesi Succede anche nel «Colibrì» e in questo testo che narra dall'interno il premio vinto per la seconda volta
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Giulio Giorello. Estraneo a ogni Chiesa ma vicino a noi credenti
Ripeteva che l'uomo è fallibile e nessuno possiede la Verità. Tuttavia rispettava la fede
Colombo, navigatore e tagliatore di lingue
Un nuovo studio indaga la vita dell’ammiraglio: le glorie e le conquiste, ma anche le umili origini di lanaiolo, sempre occultate, e la feroce punizione inflitta a chi aveva tentato di smascherarlo
Europa, città aperta
L’emergenza legata al coronavirus ha suscitato una nuova riflessione sulle città, prima spogliate degli abitanti a causa del lockdown, poi rianimate con qualche titubanza; allo stesso modo si è imposto un modo nuovo di abitare gli spazi pubblici: all’aperto come piazze e strade; chiusi come scuole, teatri e anche ospedali. Renzo Piano è l’architetto-totale (ma ama definirsi anche architetto condotto, come il medico umanista di una volta) che più di tutti ha ripensato i rapporti tra città— centro e periferie— e campagna, tra urbanizzazione e natura. In questa lunga conversazione con «la Lettura», summa e manifesto della sua riflessione intellettuale, alla vigilia dell’inaugurazione del ponte di Genova, svela una visione urbanistica (cioè felicemente politica) dell’Europa: non più continente,ma «una città unita»da idee e trasporti, reti ferroviarie e reti del pensiero
Girolamo Savonarola
Vittime dell’intolleranza
Gerico e Uruk culle della nascita
Gli agglomerati mesopotamici furono preceduti da megasiti dotati di sistemi amministrativi. Nel 9000 a.C. sorsero le prime mura nel luogo biblico
Covid e la fine del sogno americano
Insieme al puritanesimo e all’illuminismo, il libertarismo estremo, cioè il rifiuto totale dell’idea di società civile (quella degli obblighi e non dei diritti), ha contribuito per la sua parte a fare dell’America quello che è stata e quello che è oggi.
Caos chiama caos: liberarsi dal millenarismo, per uscire dalla rete del virus
Nei dibattiti sullo stato d'emergenza c'è un convitato di pietra: la Rete. Nascosta dietro parole come «inclusione», «necessità», «novità», la Rete, racconta Marco Bracconi, «è al contrario il possibile soggetto di uno stato d'emergenza continuativo e a bassa intensità». Nessuna apocalisse è alle porte: società debole, corpi intermedi sfilacciati, nuovo classismo saranno la conseguenza delle nostre scelte di delegare o meno alla Rete la priorità sui corpi
Ecologia non fa rima con questa economia
È troppo tardi per essere pessimisti
L’indifferenza alle tragedie collettive e i demagoghi che sanno sfruttarla
Il bambino ivoriano morto aggrappato a un carrello ci colpisce. Ma sulle tragedie collettive e anonime, siamo spesso indifferenti. E c’è chi sa giocare con questa caratteristica, psicologicamente naturale, per il proprio vantaggio