Manzoni e “I promessi sposi”? Vero, ma troppo facile. Ci sono altri classici dimenticati che hanno raccontato il mondo alle prese con il virus Da Lucrezio a Jack London e De Amicis. Ecco una guida per orientarsi
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Dolore e idee il doppio bagaglio degli esiliati
Lo storico britannico Peter Burke ha studiato l’esperienza delle comunità in fuga dalle persecuzioni politiche e religiose, come i protestanti cacciati dalla Francia del Re Sole o gli intellettuali minacciati dai regimi totalitari del XX secolo. Sono persone che hanno sofferto ma soprattutto hanno arricchito culturalmente i Paesi che li hanno accolti
Le tecnologie leggere salveranno il pianeta
Economista del Mit di Boston, arruolato nella pattuglia dei «New Optimists», Andrew McAfee è autore di alcuni degli studi più illuminanti sull’impatto della rivoluzione digitale sul mercato del lavoro e sui modelli di produzione. Il suo saggio più recente,«Di più con meno», in uscita in Italia,sostiene una tesi audace e controcorrente:«Il capitalismo ha oggi gli strumenti tecnici per risolvere i grandi problemi ambientali anche senza regolamentazioni pubbliche». Ecco come
La vergogna e l’orgoglio
La sfida è questa, ha detto Annie Ernaux: il pudore è l'avversario della memoria, nei libri come nella vita
Una comunità di solitudini
Solidarietà introversa
Come si è affermato il capitalismo della controcultura
Non posso negare che ci sia qualcosa di strano nel trasformare lo “stile di vita etico” in un codice morale
Perché siamo sempre stanchi?
Il lavoro alla catena di montaggio è debilitante per la sua ripetitività, ci si stanca da morire a montare iPhone
Il lato luminoso della noia
La paura riguarda il futuro, il rimpianto riguarda il passato, la noia riguarda sempre il presente
Il dialogo per progettare il futuro
In questo momento storico, progettare il futuro è una risorsa per poter vivere senza ansie un presente di immobile e pesante quotidianità
Evviva Geppetto padre di tutti noi
Alla vigilia della festa del papà (19marzo), in una drammatica coincidenza con l’esplosione del coronavirus, un papà (Massimo Gramellini, ipocondriaco matricolato, autore di un libro che racconta la sua «gestazione») scambia alcune lettere con un carissimo amico,scrittore anche lui, Emanuele Trevi, che ha deciso di non fare figli e si è riconosciuto— ahi!— nella figura di «Norberto», il confidente che non intuisce la novità nella vita dell’amico e continua imperterrito a tessere l’elogio della sterilità. Da qui nasce una doppia riflessione sulla paternità e sulle paure più o meno giustificate