Trump e la sua concezione della politica.
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 499
Ora solo Biden è la speranza
Premiata da Obama con la National Humanities Medal, vincitrice del Pulitzer, religiosa, studiosa del calvinismo, amante delle tradizioni del pensiero cristiano: Marilynne Robinson ha pubblicato un nuovo romanzo in America e gioito perla vittoria dei democratici.
La pace è un’utopia?
Un mondo non più afflitto dal flagello delle guerre: è questo un sogno che si è presentato più volte nella nostra storia
Frenare Big Tech. Rilanciare il welfare
L’economista Daron Acemoglu riflette sulle sfide del futuro. «Con la vittoria di Biden possono crescere le probabilità che cominci un’azione efficace contro le diseguaglianze provocate dall’egemonia della Silicon Valley, che oggi detta l’agenda negli Usa. Ma sotto Obama furono attuate scelte disastrose e a livello mondiale aumenta il fascino dell’autoritarismo della Cina, dove il governo guida la tecnologia. Speriamo che l’Europa riesca a emergere come terzo polo»
Meritocrazia. Che errore puntare tutto sui cervelli
L’espansione dell’educazione superiore è al picco. Il virus impone attenzione ai lavori manuali e di cura
Meritocrazia. Mai nessuno ce la fa davvero da solo
Il sogno americano è più democratico rispetto all’insistenza sulla mobilità sociale degli individui
La meritocrazia ha un padre che la temeva
Michael Young inventò il termine in un romanzo distopico per descriverne i difetti
Stato e mercato. Come risollevare l’Italia malata
A partire dal nuovo libro di Ferruccio de Bortoli, due studiosi si confrontano sul futuro del nostro Paese ferito dalla pandemia. Francesco Magris: bisogna recuperare forme di solidarietà, relazioni calde, non ci si può affidare soltanto al gioco degli interessi individuali. Alberto Mingardi: il rischio maggiore alimentato dal Covid è il dirigismo governativo, spegnere l’economia significa cancellare anche la socialità
La povertà è male quando non è uno stile di vita
Le emergenze del Covid e gli scandali nella Chiesa: la denuncia di don Erio Castellucci
E la peste nera smentì i dogmi di Ippocrate
Nel Trecento il diffondersi del contagio mandò in crisi la medicina dell’epoca. Il morbo veniva attribuito a un’eccedenza di umori e curato con salassi che peggioravano la situazione. Parla lo studioso tedesco Klaus Bergdolt