Due filosofi del nostro tempo dialogano sul significato della fede
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L’allucinazione della guerra
Se si rileggono le riflessioni di Freud sulla guerra e la morte pubblicate nel 1915, nella drammatica congiuntura legata allo scoppio della prima guerra mondiale, non può sfuggire come il loro punto di partenza sia costituito dalla coincidenza che egli stabilisce tra lo “straniero” e il “nemico”
L’Ucraina e il Peloponneso
La guerra di oggi vista dal passato
Padre Balducci, l’uomo planetario
Teorizzò che le nostalgie avrebbero impresso all’Europa «una spinta regressiva dagli esiti disastrosi». Lo strumento per contrastarle non può che essere una «cultura della pace» basata su due pilastri: la politica e l’ecologia
Noi animali
Siamo convinte che la lente del femminismo possa aiutarci a inquadrare i diritti degli animali in una più ampia critica socialista del capitalismo.
Istruzioni per raccontare l’universo
Un fisico esperto di meccanica quantistica, Sean Carroll, ha scritto un libro per spiegarci le origini della vita, il significato dell’esistenza, del cosmo e di tutto il resto: un’opera ambiziosa, utile per ricordarci che ci sono tanti modi per parlare del mondo e che ciascuno di essi cattura un aspetto diverso, l’importante è non mescolare vocabolari differenti
Parole per un’umanità postumana
A un mondo in rapida trasformazione serve una nuova lingua Perciò tre studiose realizzano un «Abbecedario» che supera lo steccato antropocentrico. Per esempio, ambientalismo non è sempre ciò che crediamo che sia ambientalismo...
La battaglia di Stalingrado
17 luglio 1942. I sei mesi di scontro tra gli invasori dell'Asse e i sovietici, con 85.000 caduti italiani, assunsero presto un significato più simbolico che militare. Una narrazione eroica che dura tuttora.
Al mattino c’è speranza Poi però arriva la vita
Tove Ditlevsen era una celebrità in Danimarca quando si tolse la vita nel 1976: aveva avuto un’infanzia atroce, 4 mariti, 2 figli, pubblicato 29 libri e si era drogata perché «ne valeva la pena».
Non cancellate il nostro nome
Fatima Daas e Nadeesha Uyangoda: “Il razzismo in Europa c’è ancora”