Lingua in cattedra. Il libro di Giuseppe Antonelli è una rivisitazione in chiave linguistico-grammaticale della mitica figura dell’insegnante affascinante, capace di trasmettere il potere delle parole, il loro fascino e la forza della cultura
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L’italiano va a ripetizioni
In poche lingue come nella nostra c ’è un ’ attenzione così viva verso l’ uso insistito della stessa parola in una frase. Ma è il contesto a dettare le scelte stilistiche, ed è al contesto che la scuola deve educare
Formidabile resilienza del latino
Medioevo e non solo. Un saggio, imprescindibile d’ora in poi, sulla diffusione nell’Europa dell’epoca e il suo arrivare fino a oggi con miti e personaggi
La civiltà della lingua
Un breve testo di Tullio de Mauro ricorda il suo impegno per la democrazia a partire dalla comprensione, per tutti, delle parole
L’ arcipelago dell’italiano
La nostra lingua è viva, cambia, evolve, si adatta ai contesti e alla storia di chi la parla (o la scrive, o la digita). Si tratta di un fenomeno che non deve allarmare, perché è fisiologico e non patologico. Ancora si fronteggiano un modello «normativo», basato appunto sulla norma appresa a scuola, e uno «normale», che si riferisce all’ uso di tutti i giorni. Ma in un idioma reale, condiviso da quasi tutta la popolazione in quasi tutte le circostanze, la regola si dissemina in una pluralità di regole
Guerre per la lingua e battaglie di civiltà
Il pamphlet del linguista Edoardo Lombardi V Ohallauri prova a spiegare, pacatamente ma con cognizione di causa, a che punto stanno i cambiamenti che si percepiscono (e ci sono) nella lingua: dall'uso dell'inglese al sessismo
Tutte, tutt@, tuttə le parole in lotta
Tensioni sociali, politiche e culturali hanno reso l’italiano un territorio esposto a dispute vivaci. Molto dipende dalle nuove sensibilità condivise. Ma non va dimenticato che la lingua non può adattarsi nella stessa misura a ogni esigenza ideologica
In che lingua scriveva Petrarca
Linguistica. Da Roberta Cella uno dei migliori libri recenti dedicati alla poesia del medioevo: con grande chiarezza e sensibilità analizza il volgare poetico del «Canzoniere» e dei «Trionfi»
Meme chiama meme: la satira ha la sua neolingua
Il termine è nato nel 1976 e definiva un tratto culturale che si propaga come un gene. Oggi è la nuova forma di umorismo sui social. Investe politica, sport, costume, religione, irradiandosi e ramificandosi senza limiti (o quasi) a partire da un ’immagine: un fenomeno collettivo. E una risorsa per la didattica
Il bisturi arriva dall’ «affilata» Pistoia
Curiosità e storia di termini che migrano da una lingua all’altra. E talvolta tornano indietro