Intervista a Churchill

Dal primo gennaio il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea: questo ha prodotto e produrrà conseguenze politiche, economiche, forse anche culturali. Nel frattempo storici e commentatori britannici hanno preso a darsele di santa ragione (come scrive Luigi Ippolito nelle pagine successive) con libri e articoli che esaltano le ragioni della splendida insularità o, viceversa, la necessità di un ancoraggio continentale. Per capire la natura imperiale e antropologica della Brexit e delle isole britanniche c’è un personaggio che più di tutti ha interpretato e guidato lo spirito inglese. La lucidità delle sue parole è ancora sorprendente: sul giacobinismo referendario, sulla democrazia parlamentare, sulle leadership politiche, sulla guerra e sulla pace