Noi e il Covid. Vorremmo risposte univoche, siamo impazienti: ma il non-sapere-ancora è aperto e onesto. Ogni scelta di contrasto alla pandemia non poteva che essere una mediazione
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Noi schiavisti
Come siamo diventati complici dello sfruttamento di massa
Un universo come tanti
Forse il nostro universo è solo uno tanti mondi possibili. Un’ipotesi che concilia le scoperte della cosmologia con quelle della fisica quantistica, rivoluzionando le basi della nostra conoscenza
«Governi immobili, il potere è dei giovani»
Lo scrittore Jonathan Safran Foer: «Usa ed Europa in grande difficoltà A chi lotta dico: cambiare strategia, basta soldi a chi distrugge l'ambiente»
Dalla croce alla Realpolitik
Indagine sul "santo realismo" di tre Papi
L’incontro tra Einstein e Kafka forse è vero solo nei nostri sogni
Diversi scrittori si sono abbandonati alla fantasia di immaginare un'amicizia tra lo scrittore e lo scienziato. Probabilmente non si sono mai conosciuti davvero. Ma c'è un tempo parallelo in cui tutto è possibile.
La scuola impossibile e la cultura di questo nostro «tempo modificato»
Anacronismo della critica: l’ultimo libro di Giulio Ferroni. Nel nuovo libro del grande italianista, lo sconforto per una scuola e una critica letteraria sempre più difficili, perché ad entrambe mancano i presupposti di praticabilità. Pagine illuminanti riguardano la cultura del nostro “tempo modificato”. E sulla letteratura del virus meglio soprassedere
La donna nel medioevo. Condizione sociale, attività e costumi
L’intera società medievale, un millennio circa, poggia su un’impalcatura essenzialmente patriarcale. Le donne sono sottoposte prima al padre o al capofamiglia maschio
Per uscire dalla crisi climatica l’umano deve ripensare il modello economico
Viaggio nell’Antropocene. «Il futuro è già accaduto», sottolinea il reporter americano Ben Ehrenreich. «L'emergenza va di pari passo con la degenerazione politica: possiamo uscirne solo se comprendiamo i meccanismi che ci hanno portato qui».
Il Milite Ignoto che (ri)fece l’Italia
Il 28 ottobre 2921 Una donna che aveva avuto un figlio disperso in guerra, diede il via a una clamorosa manifestazione di cordoglio popolare. Dopo un viaggio in treno nel paese, le spoglie furono collocate il 4 novembre nell’ Altare della Patria.