La fuga dalla famiglia

Continuano a diminuire le coppie con figli, che oggi sono il 32,5% dei nuclei familiari e nel 2041 si ridurranno al 21,5. Aumentano invece le persone che vivono da sole, che nel 2041 saranno il 39% del totale. Il numero di membri in media per famiglia passerà da 2,3 a 2,1, con un calo del 9%. Sono cifre allarmanti per la tenuta del tessuto sociale dell’Italia

L’Italia sguarnita

Nel nostro Paese 278 comuni hanno meno di 10 abitanti per chilometro quadrato. Sono situati in montagna, ai confini esterni o lungo la catena degli Appennini. La superficie totale equivale quasi a quella del Lazio, i residenti sono poco più di 100 mila. La loro sparizione, che appare inevitabile, presenta problemi notevoli, perché si tratta di un presidio importante del territorio, soprattutto dal punto di vista ambientale. La retorica del ritorno ai piccoli centri purtroppo non ha fondamento

Meno omicidi che nell’Ue

Meno suicidi a dicembre Così i numeri smentiscono i luoghi comuni. Il tasso di assassinii in Italia (0,5 ogni100mila abitanti) è molto inferiore alla media europea di 0,9. E non risulta che la famiglia sia un particolare contesto di brutalità. Non è nemmeno vero che gli atti estremi di autolesionismo crescono a Natale, anzi... E a togliersi la vita sono più gli anziani dei giovani

Bangladesh d’Italia

Anche in un contesto di crisi demografica come la nostra, sussistono zone a elevata densità di popolazione, che evocano lo Stato asiatico e non coincidono solo con le grandi città. Le province di Monza e Brianza, Milano, Varese, considerate nel loro insieme, superano i 1.500 abitanti a chilometro quadrato; quella di Napoli i 2.500. Ma mentre il territorio lombardo risulta in crescita, quello campano perde residenti

L’Occidente non tramonta La Cina sì

Da 1.426 milioni di abitanti odierni, il Paese di Xi Jinping scenderà a 771 nel 2100, mentre gli Stati Uniti saliranno da 337 a 394. A fare la differenza saranno i flussi migratori, importanti anche perla tenuta demografica dell’Europa. Infatti le democrazie occidentali risultano molto attrattive per chi giunge dagli Stati poveri, mentre la dittatura dominante a Pechino non esercita alcun tipo di richiamo. Quanto all’Italia, vicina a quell’Africa dove la natalità resta elevata, dovrebbe sforzarsi di integrare gli immigrati, invece di demonizzarli

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