L'analisi del filosofo sloveno sulla fase mondiale che si è aperta con il conflitto in Ucraina: è calda una pace che equivale a un conflitto ibrido permanente, dove gli interventi militari sono presentati come "missioni umanitarie"
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Le due sinistre della guerra
Qual è il Bene in politica?
La potenza dell’opinione, inarrestabile e preoccupante
Inchiodati alle proprie opinioni, refrattari a livelli più alti di conoscenza, restii all’approfondimento, al confronto, alla dialettica, restiamo tutti prigionieri di livelli culturali bassi
Aggressione russa all’Ucraina. Non ci voltiamo dall’altra parte
Quanto accade in Ucraina coinvolge profondamente anche il nostro paese. Lo coinvolge non solo emotivamente e moralmente, ma anche economicamente e politicamente, e potrà avere un impatto significativo sul nostro tenore e stile di vita, sulla nostra vita democratica oltre che sulla presenza e i rapporti internazionali del nostro paese.
Una guerra che cova da vent’anni
Da dove viene il risentimento russo verso l’occidente? E come si sono sviluppati i rapporti con l’Europa e gli Stati Uniti dopo il 2001? L’analisi di Le Monde.
L’uguaglianza come obiettivo
Un certo numero di studi, da Piketty all’ultimo rapporto Oxfam, parlano delle diseguaglianze. Ma i ricchi non sono tutti uguali e neanche i poveri. E di questi studi bisogna analizzare gli assunti teorici, l’impostazione e alla fin fine l’approdo. Per noi, la sinistra, le diseguaglianze non si ridurranno nel tempo in maniera automatica, anzi.
Il negazionismo va combattuto come un fenomeno politico
Il negazionismo non è un residuo oscuro del passato, frutto di ignoranza o disinformazione: chi nega non ignora. Il negazionismo è un fenomeno politico dell’attualità che, come tale, deve essere finalmente studiato e fronteggiato.
Il buono delle teorie del complotto
Quali intuizioni salvare nel (e dal) complottismo.
Mulholland Drive: viaggio al termine dell’inconscio
La crisi psichica dell’uomo all’alba della globalizzazione
Indebolire la democrazia non è un rimedio al populismo
Le strozzature nei processi di partecipazione democratica non conducono (solo) all’acquiescenza passiva ma (anche) alla ricerca di risposte semplici e non-mediate al malcontento