Una struttura architettonica è diventata sinonimo di attaccamento al territorio e di faziosità
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Non romanzi ma storie di spettri che siamo noi
Javier Marías ha riunito i racconti usciti in raccolte e gli altri apparsi qua e là anche sotto pseudonimo. Come quello, datato 1989, dell’uomo che torna dalla guerra e trova la casa occupata da un uomo uguale a lui che ha sposato sua moglie. Un universo soprattutto virile dal quale l’amore è quasi escluso
Non portate a scuola l’italiano di una volta
È uno dei paradossi che incatenano i nostri dibattiti sull’istruzione: se quando si parla di ricerca si pensa al futuro, quando ci si riferisce alla scuola si guarda al passato, alle antiche certezze del vecchio metodo di una volta, soprattutto a proposito dell’insegnamento dell’italiano. Ma sarebbe bizzarro sostenere che occorra studiare la biologia o persino la storia su libri che risalgono a più di cinquant’anni fa: il mondo è cambiato e sono cambiate le nostre conoscenze. Lo stesso vale anche per l’italiano. I metodi e i contenuti vanno aggiornati proprio perché, come ricordava Tullio De Mauro, l’obiettivo di uno Stato democratico è che la nostra lingua sia conosciuta e praticata sempre meglio
Le nuove metamorfosi dei dialetti
Credevamo fossero defunti. Invece no: i dialetti non solo continuano a essere parlati,ma hanno imparato a vivere— in ottima salute— nel mondo dei social, nel digitale, nella musica, nella pubblicità, non solo nel cinema e nella tv. Una contaminazione continua. Perché contaminati, oggi, siamo noi
Così la propaganda si prende poco di noi
Due volumi indagano le strategie per condizionare l'opinione pubblica. Allusioni e formule sollecitano pregiudizi che restano impliciti. Occorre sapere che chi vuole convincerci di qualcosa ci presenta quella cosa come poco importante
Un italiano semplice non è italiano semplificato
Ormai si ostenta una «volgare eloquenza» grammaticalmente e politicamente scorretta. In passato fu la sinistra a battersi per una lingua più accessibile: per De Mauro il modello era lo stile della Costituzione. Oggi invece si rinuncia a innalzare le competenze
Lettere da due secoli: la lingua come riscatto
Dai testi della grande emigrazione italiana: l’uso del dialetto, i primi processi di alfabetizzazione, la rivincita culturale
Scrivere, parlare: i due italiani
Lingua colta e lingua popolare hanno viaggiato separate Cronaca di un avvicinamento
Il congiuntivo è vivo e ha la pelle dura
Gli allarmi per la scomparsa del modo verbale si susseguono da settant’anni. Gli errori nel suo uso non mancano ma tutti gli indizi confermano che non corre rischi (in Francia invece è già defunto)
La lingua italiana siamo noi.
Per questo dobbiamo rispettarla