Dopo la Prima guerra mondiale la prevalenza degli egoismi nazionali dei vincitori pose le basi di un altro conflitto. Oggi si rivela deleterio l’ingresso nell’Ue dei Paesi ex satelliti di Mosca. Molto meglio una pacifica secessione .
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Spartaco fuori dal mito
Non era un eroe della democrazia ma trasformò degli sbandati in veri guerrieri
Gli Agnelli, il diavolo e la successione
Tutti i difficili cambi al vertice
Niente pace dopo la Grande Guerra
Robert Gerwarth. Alla conferenza di Parigi si disse che il mondo era diventato sicuro per la democrazia: non fu così
Cattedrali di paura (e di vergogna): il Medioevo emotivo
Secoli di umori contraddittori: la devozione e l’ira dei crociati, il riso dei popolani, la tristezza del re
Come disintossicarci dal nazionalismo
II nazionalismo, causa fondamentale della prima guerra mondiale, è come una droga micidiale che porterà presto alla seconda.
Gli archibugi del papa
I pontifici contro i turchi in Ungheria al comando del nipote di Clemente VIII
Il vero Robespierre
Rivoluzione francese. È lui che si processa per lo spargimento di sangue, è nel suo nome
che si vuole combattere contro le ingiustizie: la biografia di Martin gli restituisce autenticità
Tu chiamale, se vuoi, emozioni
Medioevo e sentimenti
Pubblicità!!! Fine di un’emozione
Domenica 11 giugno 1995 l’Italia fu chiamata a pronunciarsi per dodici referendum proposti dal Partito Radicale. Votò sì alla privatizzazione della Rai (e sappiamo com’è andata); votò no alle aperture fuori orario degli esercizi commerciali (anche qui sappiamo com’è andata); e votò a favore degli spot nei film trasmessi in televisione. Fu letta come una vittoria del partito di Mediaset (Berlusconi era sceso in campo d ameno di un anno e aveva sbaragliato gli avversari). Ma in realtà si rivelò un fatto molto più significativo