Nonostante i proclami di vittoria, l’Italia a trazione leghista non avrà vita facile in Europa. Le regole fiscali non cambieranno e incombe l’apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione. Come sarà la prossima manovra di bilancio?
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Voto Ue, se i più forti rischiano di diventare i più deboli
Risultati ormai assodati per le elezioni europee. La maggioranza resta saldamente nelle mani dei partiti europeisti. L’Italia è in controtendenza con la netta affermazione della Lega. Ma il partito di Salvini dovrà risolvere una contraddizione interna.
Il blocco di destra
Il voto europeo mostra la forza della destra nazionalista e populista, ma si è ben lontani dal consolidarsi di un blocco capace di cambiare le politiche europee. Emerge soprattutto la debolezza dell’offerta a sinistra, con l’unica eccezione dei Verdi in Germania e altrove.
Il crociato Salvini vince nell’epoca delle nuove paure
Il successo della Lega, evidente per misura ed estensione, non è necessariamente duraturo
Grandi investimenti per salvare il lago Ciad. Il ruolo del “Progetto Transaqua”
Un aiuto concreto allo sviluppo del continente africano e un modo serio di “aiutarli a casa loro”.
Il piano inclinato dell’auto italiana
Le politiche isolazioniste pongono sempre maggiori problemi alle prospettive della nostra economia
La socialdemocrazia scelse di rinnovarsi e divenne neoliberale
Da Gramsci fino ai giorni nostri, l’allievo di Hobsbawm analizza il processo che dalla disillusione ha porta alla attuale rabbia sociale: «Sintomi morbosi», da Garzanti
L’incendio in Africa non si spegne con le parole
Sudan e dintorni
Il testo di Ratzinger sulla pedofilia ha messo in crisi l’equilibrio nella Chiesa
Le due fazioni - il «cerchio magico di Santa Marta» e i nostalgici irriducibili di Ratzinger - usano gli «appunti» pubblicati dal pontefice emerito per colpirsi, in una logica da resa dei conti
«Lo abbiamo reso ingiusto E ora il mondo va in crisi»
Branko Milanovic, ex capodella ricerca economica della Bancamondiale, noto per gli studi sulle disuguaglianze: sottovalutate le ragioni dei ceti impoveriti Ecco perché scendono in piazza