Torna la «Trilogia del Cairo» di Nagib Mahfuz, premio Nobel nel1998: si comincia con il romanzo che la apre, «Tra i due palazzi»
Archivio articoli per il tag: Recensione - pagina 26
Se il commercio è un’arma politica
Veti & sanzioni. Ken Heydon analizza la pratica, da parte dei governi, di prevedere restrizioni nei confronti di alcuni Paesi, con ricadute sui flussi di beni e servizi
Sapore di mare nell’estate nera di Monaco
Tra piccola e grande storia, Sandro Veronesi racconta le vacanze di una famiglia nel 1972. Durante la strage degli israeliani alle Olimpiadi
Norman Mailer affila la virtù e il vizio
Lezioni distile e sessioni di autoesame, le frasi brevi di Hemingway e quelle complesse di Faulkner, l’«ostentazione di ricchezza» della prosa di Franzen e il ruolo di Madonna per l’emancipazione femminile. Uno scrittore a ruota libera in un volume del 2003 solo ora tradotto
Gli spaesati Karamazov d’Irlanda Con “Intermezzo”
Sally Rooney continua il viaggio nelle menti e nei letti dei suoi protagonisti. E ancora una volta ci stupisce
In Italia aumentano i neoproletari
Per Pier Giorgio Ardeni le classi sociali non sono mai scomparse: nel nostro Paese il 73% dei lavoratori è nel livello basso o medio basso
Il nome del rosa
Storie dei colori. Michel Pastoureau spiega che è una tinta ambigua: il latino non ha una parola per indicarlo e «roseus» è un falso amico. Meno male che, poi, nel Settecento, impazza per vestiario, nelle arti decorative e nell’arredamento
L’Europa nacque fra caos e sophía
Giulio Guidorizzi. Il grecista sceglie trenta parole con le quali riassumere i tratti essenziali della civiltà greca: dall’eros alla psyché, da giustizia e norma, alla base della società, fino ai valori omerici
L’anima di un popolo scomparso
Michel Jean omaggia la cultura innu del Quebec ricostruendo la storia vera della sua bisnonna che sposa un nativo e ne adotta la lingua e tradizioni
Ti spiego la politica (se ci riesco)
In tre racconti Gabriele Pedullà passa in rassegna le forme della passione civile, dalla generazione del ’68 a oggi, quando nella storia conclusiva si arriva al corto circuito tra una coppia radical chic e un borgataro militante di CasaPound