Pio XII sapeva

La lettera è datata 14dicembre 1942. La scrive, con una familiarità che denota una lunga consuetudine, il gesuita tedesco Lothar König, membro della rete della resistenza, uomo di collegamento tra l’ arcivescovo di Monaco, nemico del nazismo, e il Vaticano. La riceve padre Robert Leiber, segretario del Papa. È dettagliata, circoscritta, drammatica. Parla di Dachau e Auschwitz, dei crimini contro gli ebrei, di uno sterminio quotidiano. L’ha trovata Giovanni Coco, archivista e ricercatore presso l’Archivio Vaticano, che a «la Lettura» rivela: «È un caso unico, ha un valore enorme». Poi spiega: «Noi cerchiamo di fare chiarezza, anche per comprendere la stagione terribile in cui Pacelli guidò la Chiesa»

Il secolo brutto

Figura imperdibile e imprendibile della cultura, il regista Werner Herzog pubblica «Ognuno per sé e Dio contro tutti», reportage della propria vita e dei propri film(«I miei libri dureranno più a lungo del mio cinema»). A Los Angeles lo incontra Davide Ferrario, anche lui cineasta, unito dalla stessa travolgente passione. Per parlare della loro arte; della visione del mondo, perché una visione c ’è sempre (soprattutto nei documentari, altro che verità!); e degli abissi del Novecento

L’Iran cambierà Ma il dolore è tanto

Il 16 settembre 2022 fu uccisa dalla «polizia della moralità» di Teheran Mahsa Amini, 22 anni, «colpevole» di non avere indossato il velo correttamente, liberando ciocche di capelli che erano molto più che ciocche di capelli. «La Lettura» ne parla con Azar Nafisi, tra le voci più ascoltate della diaspora, e con la romanziera esordiente Shida Bazyar, nata in Germania da esuli. Sono entrambe attese in Italia. «Anche l’America ha molto da imparare»

Jhumpa Lahiri Sono a casa in biblioteche e aeroporti

Marco Missiroli ha incontrato la scrittrice nella sua abitazione romana («Non andrò mai via da qui») per l’uscita de «L’interprete dei malanni» nella collana «Americana» del «Corriere». «L’India? Gli Usa? Non m’interessano. Gli autori della mia formazione vivono un esilio in sé stessi...Joyce, Kafka, Beckett, Nabokov, Woolf...: tutti di confine, di purgatorio»