Il 14 giugno 1920 morì il pensatore che più di tutti ha influenzato le moderne scienze sociali. Un secolo. E che secolo. I mondo non è più quello di allora, eppure gli strumenti messi a punto da Max Weber in opere capitali come «L’etica protestante e lo spirito del capitalismo» ancora funzionano. Lo sostiene lo studioso tedesco Wolfgang Schluchter, che in un libro e in questo dialogo ne rilancia la prospettiva. Sottolineando un aspetto particolarmente attuale al tempo del Covid-19: scienza e politica sono due sfere di valore e contesti autonomi. Il ruolo dello scienziato dovrebbe essere separato dal ruolo del politico o del cittadino
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Il senso delle guerre
Elliot Ackerman è uno scrittore, ex Marine reduce della seconda battaglia di Falluja in Iraq, autore di un romanzo che è la storia di un sopravvissuto; Giulio Giorello,filosofo, è convalescente dopo due mesi di ospedale per l’aggressione del coronavirus; Sergio Harari, in trincea durante l’emergenzaCovid-19 in un ospedale milanese, è stato anche lui colpito dalla malattia. Discutono del loro lavoro, cioè della loro vita. Prima e dopo la guerra. La questione è definire il nemico
Maria Montessori L’inventrice dell’infanzia
Nacque un secolo e mezzo fa, il 31 agosto 1870, si costruì una biografia avventurosa: studi tecnici, laurea in Medicina, volontariato, slanci socialisti e rigore cattolico, un figlio segreto. Soprattutto, un modello educativo rivoluzionario, con il bambino al centro, che difese contro tutti. Quella vita, quel sogno, Cristina De Stefano li ha ripercorsi
Ho cambiato il finale a Roth
«Il complotto contro l’America» era uscito negli Usa nel 2004 raccontando una storia alternativa in cui l’aviatore Lindbergh nel1940 sale alla presidenza dando sfogo al suo antisemitismo e avvicinando il Paese alla Germania nazista. «Lo scrittore aveva saputo vedere quello che sta succedendo ora, con Trump alla Casa Bianca», dice a «la Lettura» lo sceneggiatore David Simon che firma una serie (da luglio in Italia) e che osò l’inosabile: dire a Philip Roth che in tv la conclusione del libro non andava...
10 giugno ’40, per l’Italia è l’ora del destino
Ottant'anni fa la dichiarazione di guerra.
Amleto o Ulisse?
Dialogo sui classici (e sui moderni) tra Ian McEwan e Salman Rushdie
Ivan Illich, le profezie di un paria
Ex sacerdote, estraneo a ogni appartenenza, criticò radicalmente scuola, medicina, motorizzazione di massa, ma non lo si può etichettare come un reazionario antimoderno. In lui restò sempre l’impronta del messianesimo ebraico
La cosa più difficile della vita è saper ascoltare le domande
Visti da vicino : Jonathan Safran Foer
Montanelli non merita una statua
La sua manifesta misoginia e la sua rivendicazione del passato colonialista ne fanno una persona a cui non tributare un monumento.
La passione del razzismo
Minneapolis, giugno 2020