Il Logos nella filosofia antica
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M è tornato
"Mussolini è al vertice, è già malato e io lo racconto". Intervista ad Antonio Scurati
Il paradosso della fiducia e la sfida tra due visioni antiche (ma sempre attuali) dell’economia di mercato
Il legame della fiducia permette il progresso della società, ma questo rende i suoi membri più razionali: così lo sviluppo erode il fattore che lo rende possibile e di cui ha continuamente bisogno
Kafka. La vita è qualcosa di più di un gioco di pazienza
Non sappiamo se il padre fosse la causa del male di Kafka, del suo senso di inadeguatezza, o se piuttosto Kafka cercasse nella figura paterna una scorciatoia per giustificare l’acuto dolore che lo affliggeva al cospetto del mondo.
Il capitano del Titanic
Si dice che poco prima che il Titanic si scontrasse con l'iceberg ci sia stata un’interessante conversazione sul ponte di prima classe, riportata poi anche ai ponti inferiori e fin giù nella sala macchine. Il capitano, si diceva, non crede all'esistenza degli iceberg. La notizia aveva generato un’ondata di entusiasmo.
Ma che razza di problema abbiamo
Dalla genetica alla paleo-antropologia, non c’è alcun fondamento scientifico nel classificare nell’ambito della specie umana gli individui in base al colore della pelle, eppure il concetto resiste a tutto
Trattato matematico politico
Democrazia dei numeri. Il saggio di Chiara Valerio sulla relazione tra la più rigorosa delle discipline e la più opinabile. Con qualche sorpresa
Emozioni, pensieri incarnati che colgono la complessità umana
Al centro della politica di chi incita all’odio dell’altro e alla chiusura per creare un rinnovato senso di comunità, come se avere nemici e avere paura fosse l’unico modo di stare insieme
Il Novecento delle pandemie
Il problema delle epidemie, dalla Spagnola al Covid-19, dice Mark Honigsbaum, storico della medicina, è politico (e sociale ed economico) prima che scientifico: qual è la nostra idea di sviluppo?
I fantasmi esistono ma sono un po’scomodi
Jean-Paul Dubois ha vinto il Goncourt con un romanzo scritto in un mese. Il protagonista è un uomo buono, il portiere (reale, abita a Montréal) di un condominio: «Non è mai stata così profonda la frattura tra chi si preoccupa degli altri e chi no». Poi ci sono gli spettri: «Una questione imbarazzante. Io vivo con loro, li vedo, anche se non fisicamente. È rasserenante e doloroso»