Il 20 novembre 1910, esattamente 110 anni fa, moriva di polmonite— solo, detestato, scomunicato — uno tra i romanzieri del XIX secolo a noi più contemporanei, l’intellettuale che ha avuto (almeno) quattro vite: ferocemente antimilitarista, entusiasta riformatore del sistema scolastico, critico dell’ipocrisia sociale, aperto contestatore della corruzione della Chiesa ortodossa.
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Yukio Mishima. L’ultimo samurai
Il 25 novembre 1970 lo scrittore salutò moglie e figli, uscì di casa e mise in atto una specie di piccolo colpo di Stato, tenendo un discorso dal ministero della Difesa e infine compiendo un suicidio rituale. Fu il culmine di una vita segnata dal culto dell’Imperatore, non tanto (non solo) in senso politico, ma come necessità di un ideale assoluto, un’autenticità e una disposizione all’amore che, paradossalmente, riconosceva negli studenti di sinistra. Ma sono i suoi libri a dirci la sua grandezza. «Il mare della fertilità» è la «Recherche» nipponica
Zadie Smith. L’identità? Una festa mobile
Chiunque conosca la storia delle culture sa quanto siano eterogenee e il prodotto di continui furti, prestiti, germinazioni incrociate
Alighieri militante. I conflitti e l’esilio
Un fiorentino immerso nelle lotte del suo tempo, vittima di un golpe, aggrappato al vano sogno della rivincita
Ombre noir sull’Italia
Delitti e corruzione: il volto oscuro degli Anni 60. Il giallo di Daniele Manca e Gabriella Colla
Quando il capitalismo diventa una religione e il lavoro pretende tutto
Una contraddizione della contemporaneità è una umanizzazione del lavoro che mira a togliere libertà e confondere doveri contrattuali e sfera privata
Essere autentici in tempi complicati
Le persone più autentiche sono di norma genitori più autorevoli e meno autoritari
La scissione che condannò la sinistra
Nel libro “La dannazione” Ezio Mauro racconta lo strappo di Livorno che un secolo fa portò alla nascita del Partito comunista italiano Un atto epocale, ma anche una trappola destinata a ripetersi
A che serve non leggere i classici
I libri che tutti hanno in casa e che nessuno legge non solo esistono, ma hanno anche un nome: si chiamano classici.
Crisi della globalizzazione e attualità delle teorie della dipendenza
Capitalismo e transizione multipolare