Tolstoj  Il grande contestatore

Il 20 novembre 1910, esattamente 110 anni fa, moriva di polmonite— solo, detestato, scomunicato — uno tra i romanzieri del XIX secolo a noi più contemporanei, l’intellettuale che ha avuto (almeno) quattro vite: ferocemente antimilitarista, entusiasta riformatore del sistema scolastico, critico dell’ipocrisia sociale, aperto contestatore della corruzione della Chiesa ortodossa.

Yukio Mishima. L’ultimo samurai

Il 25 novembre 1970 lo scrittore salutò moglie e figli, uscì di casa e mise in atto una specie di piccolo colpo di Stato, tenendo un discorso dal ministero della Difesa e infine compiendo un suicidio rituale. Fu il culmine di una vita segnata dal culto dell’Imperatore, non tanto (non solo) in senso politico, ma come necessità di un ideale assoluto, un’autenticità e una disposizione all’amore che, paradossalmente, riconosceva negli studenti di sinistra. Ma sono i suoi libri a dirci la sua grandezza. «Il mare della fertilità» è la «Recherche» nipponica