Continua la riedizione delle opere di Carla Lonzi, teorica del femminismo che interrogava la questione del potere anche nell’ambito dell’arte. In «Autoritratto» raccolse le testimonianze di pittori e scultori ma in realtà scrisse di sé stessa
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Trucchi e parrucchi: scuola di ciak
Attrice figlia di attori (e madre di due gemelli che per adesso attori non vogliono diventare), Giovanna Mezzogiorno racconta ai ragazzi il mondo del cinema, che ha conosciuto per la prima volta a 5 anni: «Tanto lavoro ma tanta magia»
Una donna, due amori e la Cina nell’anarchia
Ambientato nel caos sociale e politico d’inizio Novecento, il nuovo romanzo di ha una protagonista dai doppi legami sentimentali e ruota intorno alla ricerca della «città che non c’è». «È l’umanità che funziona così», dice l’autore
I casinò del Nevada per l’addio di Enea
Si congeda dalla scrittura con l’ultima avventura del suo Danny Ryan, esplicitamente ispirato all’eroe virgiliano. Stavolta il protagonista sogna di diventare il re di Las Vegas. Ma c’è troppo passato in lui e intorno a lui
Un poeta di oggi torna nella città di Baudelaire
Dopo Lucrezio, traduce «I fiori del male», l’opera che nel 1857 inaugurò una visione e un sentimento della metropoli che ancora ci accompagnano
Il vero enigma è l’intelligenza artificiale
Il primo a interrogarsi sulle macchine intelligenti fu Alan Turing. Ecco perché le sue domande oggi sono più attuali che mai
Un colle rigoglioso, fradicio di sangue
Ayanna Lloyd Banwo. Nel sorprendente romanzo d’esordio «Quando avevamo le ali», la scrittrice di Trinidad e Tobago reinventa i miti fondanti della cultura afroamericana
James Elleroy L’anima nera di L.A.
L’autore di “American Tabloid” arriva in Italia con “Gli incantatori” dove demolisce il Paese di Kennedy
Sei verità sull’amore (e Psiche)
Rileggere il mito. Oltre a quella di Apuleio, Barbara Castiglioni considera le varianti di La Fontaine, Keats, Heine, Leopardi, Pascoli fino a Marina Cvetaeva
John Rawls e l’ideale di una società “ben ordinata”
Quando John Rawls pubblicò nel 1971 il suo libro più importante, Una teoria della giustizia, si capì subito che eravamo davanti ad un’opera notevole che avrebbe potuto cambiare per sempre il modo di fare filosofia politica