Trump e la Cina
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La voce di Wuhan zittita da Pechino
La scrittrice Fang Fang per sessanta giorni ha pubblicato online la cronaca della quarantena nell’epicentro cinese della pandemia. All’inizio il Partito comunista l’ha tollerata, quindi l’ha censurata. Ora quei post sono diventati un libro
Tra Usa e Cina lo spettro della guerra
Trump nella faglia razziale
I rapporti USA-Cina tra competizione globale e campagna elettorale
L’Italia è un avamposto di quella che in molti descrivono come una potenziale nuova guerra fredda di cui l’adesione alla Via della seta e le dinamiche mostrate durante la pandemia sono solo alcuni segnali.
Usa-Cina: scontro aperto
La pandemia irrigidisce i rapporti già tesi tra Stati Uniti e Cina. Dopo lo scambio di accuse, a botte di propaganda sull’origine del virus, nuovi venti di guerra commerciale soffiano tra Washington e Pechino.
Ne usciremo tripolari: Occidente, Cina, Asia
Parag Khanna sostiene da tempo che Usa ed Europa hanno perso capacità di leadership e, aggiunge, la gestione dell’emergenza lo conferma. Tuttavia lo studioso va oltre lo schema che vede Pechino al centro degli sforzi globali contro la crisi sanitaria e perno dell’ordine di domani. Saranno altre realtà — Sud Corea, Taiwan, Singapore — a diventare modelli attraverso tre «nuovi valori asiatici».
Il richiamo al modello cinese
Il pugno di ferro ha salvato Wuhan
Cina, le (prime) conseguenze economiche e politiche del Coronavirus
La tardiva risposta delle autorità cinesi rischia di avere delle ricadute enormi, dal punto di vista economico (al di là dei differenti punti di vista), politico e geopolitico, non solo per la Cina, ma per il mondo intero, essendo oramai Pechino profondamente integrata nel sistema globale.
L’epidemia una zavorra per l’economia mondiale
L’effetto Pechino non è ancora quantificabile; l’elemento maggiormente destabilizzante per l’economia mondiale rimane tuttavia la politica americana.
Gli Usa e Taipei restano alleati
Dal 1949 Taiwan si amministra da sola e dal1996 sceglie democraticamente il leader: lo rifarà l’11 gennaio. Nel 1979 Washington riconobbe la Repubblica Popolare di Deng Xiaoping ma garantì assistenza militare all’amico nazionalista. Il legame è saldo: da Obama 14miliardi di dollari, da Trump gli F-16