Da una parte c’è Dino Grandi, gerarca fascista, da sempre in contrasto con Mussolini. Dall’altra c’è il Maresciallo Badoglio che, anche per volontà di Maria José, è pronto a sostituire il dittatore. E il ruolo del Gran Consiglio, dice il Re, sarà fondamentale
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La diarchia del Ventennio
Il Duce e Vittorio Emanuele III condividono, nella loro totale diversità, la guida dell’Italia fino al 1943. Il Re è titubante, cede su tutto nella vanagloria dell’impero, ma la fine è vicina. E l’alleanza con Hitler sarà fatale. Cronache della fine del fascismo. 2
L’ultima udienza al cospetto del re
Il 25 luglio 1943 Mussolini incontra Vittorio Emanuele III a Villa Savoia il Gran Consiglio lo ha già esautorato e lui finisce in una caserma romana
Il dubbio della sinistra
Il ritorno dei cacicchi
La distanza tra i due presidenti
La lezione di Mattarella e quella di Meloni
Il taccuino di Hannah che svelò l’orrore
Torna in libreria il grande reportage di Hannah Arendt dal processo Eichmann Racconto dell’abisso di un uomo mediocre. E dei suoi troppi complici
Lo scandalo e il destino
Il Pd è paralizzato perché oggi non sa qual è la sua natura e la sua missione
La destra e la contesa del lavoro
"Non va disturbato chi produce" E il nuovo comandamento del governo, un vero manifesto anche sociale e culturale
Il Duce rispose: “È la vigilia”
Cronache della Marcia su Roma, settembre 1922. Migliaia di camicie nere sono ormai indomabili. Mentre bruciano Case del lavoro e aggrediscono i socialisti, i grandi capitalisti del Nord sostengono economicamente il fascismo. Monarchia e governo attendono un consiglio del vecchio Giolitti che tace. Mussolini indugia ancora: non vuole rinunciare né al riconoscimento politico né alla rivoluzione. Poi, prende la sua decisione
L’assalto a Palazzo Marino
Cronache della marcia su Roma. Agosto 1922. Gli operai occupano le fabbriche contro la violenza delle camicie nere. Ma lo sciopero fallisce e Benito Mussolini lo definisce “una pagliacciata delle carogne e dei parassiti antinazionali”. E così nel vortice dello squadrismo finisce il municipio di Milano a guida socialista che viene assalto e espugnato dai fascisti. È l’ora in cui la forza soppianta la politica