Caos chiama caos: liberarsi dal millenarismo, per uscire dalla rete del virus

Nei dibattiti sullo stato d'emergenza c'è un convitato di pietra: la Rete. Nascosta dietro parole come «inclusione», «necessità», «novità», la Rete, racconta Marco Bracconi, «è al contrario il possibile soggetto di uno stato d'emergenza continuativo e a bassa intensità». Nessuna apocalisse è alle porte: società debole, corpi intermedi sfilacciati, nuovo classismo saranno la conseguenza delle nostre scelte di delegare o meno alla Rete la priorità sui corpi