Susan Neiman si muove nel solco del grande pensatore per affrontare l’attualità: il male da Auschwitz al 7 ottobre e a Gaza, la deriva «woke»
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I fattori K
Il 22 aprile saranno tre secoli dalla nascita del filosofo Immanuel Kant, il 3 giugno cent’anni dalla morte di Franz Kafka. Due geni che hanno trasformato per sempre, ciascuno a modo suo, la cultura e il nostro modo di concepirci.
Addio a Paul Auster, scrittore al confine tra due mondi
Paul Auster è stato uno scrittore di fantasmi. La sua morte certifica la scomparsa di un mondo, non solo letterario.
Un uomo chiamato cinema
“Io sogno per vivere” racconta la scalata al successo di Steven Spielberg
Gramsci e Marinetti, alleanza divergente
Oltre le ideologie. Tra il fondatore del futurismo e l’intellettuale di sinistra, negli anni tra il 1920 e il 1922, con mostre e articoli, ci fu un, seppur virtuale, avvicinamento. In nome dell’arte, capace di superare, talora, gli steccati politici parola “fine” allo sterile giochino di piantare bandierine su pianeti e asteroidi che vagano nel tempo e nello spazio indifferenti alle beghe della politica di piccolo cabotaggio.
Margherite Yourcenar Adriano, le memorie e la storia nella storia
Il capolavoro dedicato dalla grande autrice francese all'imperatore morente non è solo la sua voce alla fine di una vita piena e gloriosa. È anche il disvelamento, controllato fino all'ossessione, di chi scrive. Che ha messo il lucchetto alle proprie lettere fino al 2035
Giacomo Matteotti fa ancora paura
Un grande combattente, solitario
Luisa e Anna Maria: Levi dimenticate
Meno note dei celebri fratelli (Carlo e Primo), Luisa e Anna Maria Levi sono state intellettuali al centro della storia culturale del Novecento. A entrambe si deve un'opera di divulgazione nel campo dell'educazione infantile che ha aperto nuove strade in Italia.
Terracini, l’eretico fedele
Claudio Rabaglino offre un’accurata biografia del protagonista del Pci, polemista e dissenziente rispetto al partito ma sempre convinto dell’importanza di salvaguardarne l’unità
Evelyn Waugh Il privilegio di essere snob
«Detestava la plastica, Picasso, i bagni di sole e il jazz: insomma tutto ciò che era successo nel corso della sua vita. La fiammella di carità che gli veniva dalla religione era appena sufficiente per attenuare il suo disgusto trasformandolo in noia». Non è un autoritratto, ma è la cosa più sinceramente autobiografica scritta da questo inglese schifiltoso (19031966) che si convertì al cattolicesimo più per amore della liturgia che della rivelazione. Una nuova edizione di «Ritorno a Brideshead» consente di rileggere la sua avventura letteraria