L'uscita dalla crisi sarà possibile solo se saranno rispettate alcune condizioni: regole certe a livello internazionale; un cambiamento delle priorità, mettendo cioè al primo posto il «lavoro»; una democrazia politica che veda il massimo della partecipazione nelle procedure decisionali a tutela dei beni comuni.
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Il miraggio dei soldi facili e il futuro della finanza globale
Nonostante i banchieri abbiano fatto un cattivo lavoro per quanto riguarda la gestione del capitale finanziario, sono stati bravissimi nel far fruttare gli investimenti in capitale politico.
Scudo fiscale: il male maggiore
Si tratta di un atto di inciviltà, che premia gli evasori e offre un’amnistia a chi ha commesso reati.
Tre aspetti della crisi finanziaria
Se invece guardiamo nelle nostre comode case i dibattiti televisivi sulla crisi, alternando le notizie sui crolli di banca all’attesa per le colossali vincite all’enalotto, convinti che la colpa è soltanto dei cattivi Gatto e Volpe di Wall Streat o di Piazza Affari, allora tra qualche mese dimenticheremo tutto, e ci ritufferemo nel doping del consumo. Aspettando la prossima crisi.
Il capitalismo irresponsabile
È scattato il più grande salvataggio pubblico nella storia americana: la nazionalizzazione dei colossi bancari Fannie Mae e Freddie Mac, due istituti che controllano metà di tutti i mutui immobiliari negli Stati Uniti.
L´economia mondiale scende dalla limousine
Questa crisi non e' il '29, non vedremo finanzieri lanciarsi dai grattacieli di New York e nemmeno le file dei disoccupati per un piatto di minestra. Ma sarà una faccenda lunga. E segnata da un andamento a scartamento ridotto.
Il supercapitalismo sta stritolando la democrazia.
L’enorme quantità di denaro delle grandi imprese ingolfa le istituzioni
Solo il mercato ci può salvare.
Quando le attività rallentano, quando c’è un lungo periodo privo dei benefici di un boom, quello è il momento buono per concentrarsi sulle riforme strutturali di base
Il casinò degli speculatori
...l’inquietante enigma del caro-petrolio, che venerdì ha sfiorato i 140 dollari il barile e sembra deciso a realizzare la sospetta "profezia" della banca Goldman Sachs (200 dollari a barile). Si fa presto a dare la colpa ai soliti noti, Cina e India.
Il doppio paradosso della globalizzazione
Politica ed economia ai tempi della globalizzazione secondo il potente ex-segretario di stato americano