L’Unione crollerà se non sostiene i Paesi più deboli

Cinque esperti di politiche sociali esaminano i rischi dell’emergenza in corso. Ancora più che durante la passata crisi del debito sovrano, è in forse il destino della moneta unica, perché oggi il passaggio a un’economia di guerra è nei fatti, quindi il costo del ritorno alle valute nazionali sarebbe inferiore. Servono iniziative comuni che consentano di tutelare i cittadini che si sentono abbandonati. Porre per gli aiuti condizioni pesanti, basate sulla sfiducia verso i partner più indebitati, significa minare l’intera costruzione comunitaria