Il Recovery Plan è il più importante piano di politica economica degli ultimi trenta anni. Ma la sua seconda versione è un documento politico senza analisi economica, con obiettivi contraddittori e che non corrisponde a quanto chiede la Commissione.
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Recovery Plan, un prestito con precise condizioni
L’effettiva erogazione delle risorse del Recovery Plan europeo è condizionata al raggiungimento degli obiettivi legati agli interventi realizzati. Non è perciò il “pasto gratis” di cui si parla. Ma può essere una spinta a realizzare riforme cruciali.
Il cerino chiamato Recovery Fund
Il Recovery Fund viene presentato come una grande vittoria dell’Italia. In realtà, i passi in avanti sono pochi. Perché resta senza soluzione il vero punto del contendere: la condivisione del debito, anche se si agisse attraverso il bilancio europeo.
Mes o coronabond sempre debito è
È vivo il dibattito che contrappone il Mes ai coronabond, in realtà strumenti di indebitamento identici. La vera distinzione è tra emissione unilaterale e simultanea di nuovo debito. Con i coronabond l’Italia si illude di spuntare una tripla concessione.
Soldi dagli elicotteri sul Regno Unito?
Il governo britannico finanzierà nuova spesa pubblica tramite la monetizzazione del debito. Una mossa spregiudicata resa possibile dalla credibilità delle istituzioni in gioco ma che, se reiterata, rischia di minare l’indipendenza della banca centrale.
Tre opzioni per sostenere l’economia
I coronabond andrebbero introdotti non perché la pandemia sia uno shock simmetrico, ma per creare una unione fiscale in Europa. Difficile però che si realizzino. E tra ricorso al Mes e nuovo debito italiano non è per niente ovvio che cosa sia preferibile.
Le parole che avremmo voluto ascoltare da Lagarde
I mercati hanno reagito in modo molto negativo alle parole di Christine Lagarde sullo spread dei titoli sovrani. Invece proprio questo sarebbe il momento di mostrare che anche nella zona euro la cooperazione tra politica monetaria e fiscale non è un tabù.
Shock da virus, la via stretta della politica monetaria
Gli effetti del coronavirus sull’economia mondiale saranno seri. A uno shock dal lato dell’offerta si può aggiungere una crisi della domanda dovuta all’incertezza. Il problema delle banche centrali è evitare il congelamento del mercato del credito.
Chi sono i ragazzi che non sanno leggere. E perché
I risultati dell’indagine Ocse-Pisa hanno fatto scalpore. Ma in Italia manca un adeguato programma formativo di base, benché l’obbligo scolastico sia di dieci anni. Un ciclo 5+5 garantirebbe a tutti quel diritto allo studio che oggi è solo sulla carta.
La rivincita dell’economia locale
La divergenza geografica è un tratto distintivo dell’economia basata sulla conoscenza. In un paese già disomogeneo come l’Italia, ciò apre questioni che vanno affrontate subito, per creare le condizioni per garantire a tutti un’esistenza dignitosa.
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