I ventenni di allora
Archivio articoli per il tag: Democrazia - pagina 22
Noi, figli dell’eguaglianza e del rispetto delle differenze
È l'eguaglianza il terreno su cui diventano veri i diritti e le libertà che fanno grande la Costituzione della Repubblica.
«La Repubblica era sinonimo di Democrazia »
Testimoni del referendum del 2 Giugno
Dove è finita la solidarietà
La Costituzione sancisce i nostri diritti fondamentali e richiede a tutti noi solidarietà. La solidarietà nell'articolo 2, è un insieme di doveri in riferimento alla politica, all'economia, alla società
Tassare le ricchezze è l’inizio dell’uscita dal nuovo feudalesimo
Il rapporto fra capitalismo e democrazia
Big data, tecnologia non vuol dire democrazia
La tecnologia è un campo di idee, interessi e valori, spesso divergenti e contrapposti, per questo è oggetto di contesa e può essere manipolata a vantaggio di alcuni, contro altri. Essa non dà garanzie d’essere, per sé sola, “democratica”, richiede che sia governata attraverso regole ispirate al rispetto dei diritti individuali e all’utilità sociale delle scoperte.
L’Ungheria e lo stato di diritto
Le più recenti valutazioni della Commissione europea sullo Stato di diritto in Ungheria sono tutt’altro che incoraggianti e sottolineano diverse criticità.
Lula e l’imprevedibile futuro del Brasile
La caotica situazione in cui versa il Brasile, a causa della pandemia causata dal corona virus, si è ulteriormente complicata per via della decisione dell’8 marzo scorso del giudice Edson Fachin, del Supremo Tribunale Federale (STF), Corte Suprema del Brasile. A tale decisione, inattesa, di nullità delle sentenze di condanna di Lula si è aggiunta poi la sentenza della Seconda equipe del STF, che ha ulteriormente incrementato la confusione e lo stato di incertezza in cui versa il paese. Cerchiamo di spiegare perché.
Una ferita all’eguaglianza
Vaccini, perché deve comandare lo Stato
Intervista a Churchill
Dal primo gennaio il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea: questo ha prodotto e produrrà conseguenze politiche, economiche, forse anche culturali. Nel frattempo storici e commentatori britannici hanno preso a darsele di santa ragione (come scrive Luigi Ippolito nelle pagine successive) con libri e articoli che esaltano le ragioni della splendida insularità o, viceversa, la necessità di un ancoraggio continentale. Per capire la natura imperiale e antropologica della Brexit e delle isole britanniche c’è un personaggio che più di tutti ha interpretato e guidato lo spirito inglese. La lucidità delle sue parole è ancora sorprendente: sul giacobinismo referendario, sulla democrazia parlamentare, sulle leadership politiche, sulla guerra e sulla pace