Olga Tokarczuk libera le donne invisibili

La scrittrice polacca, nel suo primo romanzo dopo il Nobel del 2018, immagina un sanatorio sul margine di una natura vitale e di un’Europa pronta a piombare nella Prima guerra mondiale. Le conversazioni tra gli uomini in cura mostrano una misoginia feroce e i limiti di ideologie finalmente insidiate dal femminile, dall’irrazionale e dal marginale