Tutti conoscono il genio letterario di Lewis Carroll, pochi la passione e competenza peri numeri. Le avventure raccolte in «Una storia ingarbugliata» li riuniscono in un gioiello narrativo ed enigmistico. Con le soluzioni. Tranne una
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L’ ordine della letteratura
Stili narrativi a confronto
Portnoy non si lamenta più
«Complaint» è almeno quattro cose: lirica per un amore perduto, disturbo della personalità, citazione in tribunale, lagna dell’ amico. «Portnoy» da solo contiene già tutto questo
Il frate rimane incinto. E allora?
Figura appartata, nei suoi racconti l’autrice americana Rachel Ingalls flirta con il grottesco e il surreale, con l’horror e il gotico. A fare le spese della sua scrittura sono la sopraffazione maschile e le convenzioni di una società senz’anima
Jamaica Kincaid Vivere è cercare semi
Nata ai Caraibi, cittadina degli Stati Uniti («ora governati da Satana»), la scrittrice è volata in Nepal a raccogliere piante per il suo giardino. «Sanguisughe, guerriglieri maoisti... Amo la flora: serve a capire quanto la Terra sia indifferente agli esseri umani»
Cinque fuoriclasse per la libertà di tutte
Lyndall Gordon ha esplorato non solo le esistenze complicate di Mary Shelley, Emily Brontë, George Eliot, Olive Schreiner e Virginia Woolf ma soprattutto la capacità di contrastare con i libri e i comportamenti il ruolo a cui la società degli uomini voleva costringerle: furono «Outsiders»
Jane Austen senza fine
A 250 anni dalla nascita l’ autrice inglese continua a irradiare un’ aura formidabile grazie alla prosa fatta di finezza, arguzia, humour e capacità di leggere le persone e la società
Oltre l’Occidente: ora scrive l’Africa
Mentre l’America cerca sempre il suo «grande romanzo» (ci sono Roth & C., esplode Franzen) e il #MeToo lascia il segno, si impone un continente in ascesa. S’affaccia l’Asia, l’Europa risponde con Ernaux, Littell e McEwan. E il mercato coccola memoir e autofiction, ma anche le saghe alla Dan Brown
Frieda Hughes. Ero una gazza
Figlia di Ted e di Sylvia Plath, la poetessa e pittrice ha accudito per quasi due anni un uccello che poi è volato via: «Era il centro del mio mondo, io il centro del suo. Quando si ama qualcuno, occorre lasciarlo andare. Il suicidio di mia mamma? Un atto di diserzione»
Norman Mailer affila la virtù e il vizio
Lezioni distile e sessioni di autoesame, le frasi brevi di Hemingway e quelle complesse di Faulkner, l’«ostentazione di ricchezza» della prosa di Franzen e il ruolo di Madonna per l’emancipazione femminile. Uno scrittore a ruota libera in un volume del 2003 solo ora tradotto