Nessuno dei responsabili della politica mondiale ha scelto l’unica via efficace: quella di esporsi personalmente recandosi in Etiopia per obbligare le parti a dialogare.
La transizione energetica deve essere socialmente sopportabile e non può fondarsi solo sulle energie alternative oggi conosciute, ma anche su radicali innovazioni nella scienza, nella tecnologia e nelle collaborazioni internazionali.
In un volume il Professore rievoca il dibattito sulla Carta europea: «Era una classe politica apertamente laica e nell’articolo 52 si indicano le fedi come elemento costitutivo dell’Europa».