Il profilo. Scompare nuotando nel lago Balaton l’intellettuale della «teoria dei bisogni». A suo giudizio era inutile guardare alla «presa del palazzo d’inverno», in attesa di cambiare la vita; la forma della vita deve già cambiare in attesa della rivoluzione. Era sconcertata dal ritorno dell’antisemitismo, allarmata da quelle spinte nazionalistiche capaci di disgregare per sempre il progetto politico e culturale dell’Europa
Archivio articoli per autore, di: di-cesare - pagina 3
La catastrofe ambientale
Ecologia. Difendere la terra contro l’attuale sconsiderato modello predatorio
Nel caleidoscopio del rancore
Neonazionalismo e miti identitari
Siete conflittisti o irenisti?
Barricate, attentati, divisioni. Lo spettro della violenza ci insegue dappertutto. Ma una via di fuga c’è: nella resistenza morale di chi favorisce l’incontro. E costruisce ogni giorno la pace
Divisi nel nome di un’identità fasulla
L'ultradestra mondiale vede in Italia il laboratorio di una svolta autoritaria per il continente
Il fallimento del futuro
L’incendio di Notre-Dame ha suscitato angoscia perché è apparso un presagio della catastrofe verso cui il pianeta sembra avviato. La speranza, in forma di Rivoluzione o di Regno di Dio, appare sparita dall’orizzonte, per cui ci si affida alle chimere del successo individuale o della mutazione transumana, mentre la politica celebra la sua impotenza.
La modernità secondo Heidegger
Nel nuovo volume dei «Quaderni neri», che esce in Germania, l'allarme per il dominio del calcolo e della tecnica Un cammino su lastre di ghiaccio
Voci scomode amanti del sapere
L’antica tensione di fondo tra la filosofia e il potere politico non è mai scomparsa. Anzi si ripropone in pieno ai nostri giorni
La crisi dell’Europa è del linguaggio
La rivoluzione passa per la grammatica. Il filosofo cerca la parola liberatrice
Migranti. Quei prigionieri senza colpa
L'internamento dei migranti che non hanno commesso alcun reato è diventato normalità. Come nel buio del Novecento. Ormai si è giunti a credere che sia ovvio, normale, legittimo internare uno straniero - solo perché straniero. Senza che abbia commesso alcun reato