Il pensiero è un’avventura popolare
Archivio articoli per autore, di: Coppola1 - pagina 2
Le patrie siamo noi
Un viaggio musicale in un’Italia impaurita e offesa
Sono cresciuta a pane e Pinochet
L'11 settembre 1973 cadevano Allende e “l'illusion” cilena. Descrive e ne parla Alia Trabucco Zeran
Gli stragisti di Napoli
La sera del 14 aprile 1988 davanti a un circolo ricreativo per i militari americani esplose un’autobomba: 5 morti e 21 feriti, cui si aggiunse lo choc che ancora perseguita gli scampati all’attentato. Gli investigatori identificarono un asiatico arrivato in città con un passaporto di Taiwan (rubato) e lo riconobbero come Junzo Okudaira, cittadino giapponese. Un frettoloso processo lo condannò in contumacia come responsabile dell’attacco: lui, soltanto lui
Le anime in pena dei bambini caduti
Piccole edicole, affreschi, murales, altari a Napoli ricevono la devozione popolare: sono dedicati a giovanissimi criminali o a vittime accidentali ritenuti in grado di intercedere per chi è rimasto. La ministra Lamorgese a «la Lettura»: «Rispettiamo il dolore però sulla legalità non cediamo».Ma sugli smantellamenti non tutti sono d’accordo
L’ultima voce prima di finire desaparecido
Argentina. Torna il romanzo “Mascarò” scritto nel 1975 da Haroldo Conti, poi torturato e ucciso
I nostri viaggi ai confini del mondo «Lì dove fa male»
Samanta Schweblin è una scrittrice argentina che vive a Berlino e sarà al festival di Bellinzona. Nei suoi romanzi, elogiati da un Nobel poco ciarliero come Coetzee,r acconta la contaminazione dei campi e delle falde acquifere, ma anche l’uso immorale della tecnologia. Pablo E. Piovano è un fotografo argentino che vive a Buenos Aires e sarà al Festival della Fotografia Etica di Lodi. Nei suoi lavori denuncia lo sfruttamento delle terre e dà voce alla voce calpestata dei Mapuche. Li abbiamo fatti dialogare a distanza
Il machismo messicano che danneggia tutti
Fa male alle donne, certo; ma anche agli uomini; e al Paese: il nuovo romanzo del politologo Emiliano Monge è l’«autobiografia» di una nazione che non riesce a liberarsi di violenza e corruzione. Ecco il suo racconto
L’ultima preghiera è alla santa che fuma
Messico Migliaia di altari sono consacrati nella capitale alla Santa Muerte da derelitti e poveri, ma anche dal ceto medio travolto dalla crisi e dai narcotrafficanti e persino dai militari. Mentre si moltiplicano gli atti di devozione verso un «paradiso parallelo»
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