Le cosmicritiche Calvino al cinema

Come definirlo? Il recensore rampante, forse: pronto a scrivere di film per diverse testate. O lo spettatore dimezzato, scisso tra la passione per le pellicole di Hollywood e un certo ossequio militante verso l’ estetica d’ispirazione marxista. Poco interessato alla teoria, l’ autore (a ottobre un secolo dalla nascita)si presentava come esempio di un pubblico «medio»

Professor Montaigne insegnante di scrittura creativa

Insoddisfatto al limite dell’auto-denigrazione; capace di parlare di sé solo per avere trovato il soggetto «sterile e magro», uomo senza qualità...I «Saggi» non sono un manualetto di self-help zen per signori di mezza età in crisi come talora sono stati ridotti; piuttosto un manuale di trame e di stile. Dopodiché, a pagina 5, si potrà trarre dalla corrispondenza di Paul Verlaine la traiettoria di un altro apprendistato poetico.