Ho scritto dieci romanzi prima di imparare a parlare

Santiago Amigorena, nato in Argentina, andò esule in Francia da ragazzino per scappare dalle dittature. La sua opera, spiega, è l’epopea del proprio silenzio. I lettori italiani cominceranno a conoscerlo dal fondo: la storia del nonno, ebreo a Buenos Aires, che inizia a tacere nel1940 quando scopre che cosa accade alla madre, rimasta nel ghetto di Varsavia

Baudelaire contro la natura

Allievo di de Maistre, Baudelaire è attratto da ogni forma di oscurantismo: demonismo, sadismo, autoritarismo, superstizione, pena di morte,misoginia, antisemitismo. Insomma: odia i borghesi, i democratici, gli illuministi. Dotato di una straordinaria «intelligenza estetica» o«al negativo», Baudelaire è graniticamente convinto che è bello tutto ciò che è innaturale. La natura, in poche parole, lui la disprezza. Chissà, forse, se vivesse oggi, farebbe una campagna a favore della plastica come invenzione umana non degradabile. Perché, direbbe, il bello è una forma di resistenza al tempo, e quindi alla natura. La natura, ripete, non molto distante da Leopardi, non fornisce alcun ammaestramento e nessun esempio utile

La natura è una cattedrale

L’Islanda è da sempre un laboratorio perfetto: remota, compatta,scarsamente popolata eppure ricca e all’avanguardia. Qui è stato realizzato il primo sequenziamento genico di massa, qui si è svolto uno dei primi esperimenti di welfare allargato, qui il capitalismo ha conosciuto il suo volto più sfrenato e il suo precipizio più vertiginoso. Andri Snær Magnasonha intuito questa vocazione speciale della sua isola a essere un caso di scuola. Nel libro «Il tempo e l’acqua» intreccia storia personale e mitologia collettiva, riflessione saggistica ed esplorazione memoriale, geografia e ambiente,fino a portare la realtà sfuggente del cambiamento climatico dolorosamente e pericolosamente vicina a ognuno di noi. Ecco come ha fatto