Se il governo volesse far uscire l’Italia dall’euro, la costituzione, il presidente della repubblica e la Banca centrale europea non riuscirebbero a impedirlo
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La crisi politica tracima in crisi costituzionale
Italia. I rapporti tra presidenza, partiti e leader sembrano improntati alla minaccia, nel silenzio attonito dell’opposizione e tra le urla della moltitudine indignata
Sgravi fiscali per attrarre i pensionati spinta al Sud
Il caso Mezzogiorno
Nel maggio italiano finisce un mondo
Partiti, sindacati, antichi corpi intermedi sono senza voce. I vecchi capi-corrente sono sostituiti dai capi-hashtag, che accumulano follower invece di iscritti. Il Parlamento è stato svuotato da anni, il governo è assente, la presidenza della Repubblica è coinvolta nell’impasse. Così la crisi politica diventa istituzionale
La politica impoverita dal primato della cronaca
La dialettica sociale è sempre più restia a ragionare di complessità
L’eterna Italia da Manzoni a Monicelli
Cedetemi lo passo!
Francesco parla ma la Chiesa è silenziosa
L’eco di Bergoglio sui media è inversamente proporzionale alla presa effettiva sulla catena istituzionale e pastorale, sull’ingaggio di vescovi, parroci e fedeli. L’effetto è uno scollamento tra Magistero e comportamenti individuali e di indirizzo politico-sociale
Perché aumenta la disuguaglianza in Italia
I dati Eurostat sulla distribuzione del reddito dicono che la disuguaglianza in Italia è aumentata durante la crisi. Non per la crescita dei redditi più alti, ma per il forte calo di quelli bassi. Di sicuro, rispetto a quindici anni fa, sale la povertà.
L’Europa è interesse nazionale
La situazione è più incerta e in ciascun Paese c’è minore stabilità. In più i governi fanno fatica a rilanciare un progetto europeo ambizioso e ad agire insieme
Una donna al governo del Paese
Dall’importanza di premiare la voglia di rinnovamento uscita dalle urne all’opportunità di favorire lo sviluppo sociale, dalla necessità di battere le molestie alla sfida di promuovere i diritti su scala globale sono tante, molteplici e vitali le ragioni che portano a suggerire la necessità per l’Italia di avere per la prima volta una donna alla guida del governo.