Qui è nato il saggio;qui è stato coniato l’intellettuale; qui le lettere (ad amici, fidanzate, amanti) hanno fatto dello scrittore non un lavoro, ma una biografia. Eppure sono parecchi gli autori transalpini che hanno vissuto con disagio e apprensione, se non con vero disgusto, l’appartenenza alla tradizione cui l’anagrafe li condannava: Céline gettò tra i rifiuti Proust e Montaigne; Gide sbertucciò il feretro di Anatole France. Ecco,il solo connotato comune è la discordia; non esiste altra tradizione culturale che abbia amato parlare di sé con tale voluttà e pugnace perseveranza.
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Lo sberleffo di Socrate
Il filosofo provocò la giuria ateniese come se cercasse la condanna a morte Un saggio di Mauro Bonazzi (Laterza) sottolinea che la condotta processuale del pensatore greco non era rivolta a ottenere un verdetto di assoluzione. Si ha piuttosto la sensazione che intendesse lasciare una testimonianza per i posteri
Marx è un messia
Dialogo con la filosofa ungherese sulla modernità (non solo l’attualità dell’autore del «Capitale», ma di Freud, Kierkrgaard, Nietzsche), e sul futuro della democrazia. «Al contrario di quel che si crede il nostro continente è estraneo al liberalismo. Profondamente radicato qui, invece, è il nazionalismo»
Dalla parte dei matti
Un libro tragico e bello scritto dal padre di due schizofrenici si intreccia al ricordo di Franco Basaglia. La sua voce ci manca
Sei lettere sull’Italia
La denuncia di Pareto Nei testi ora in italiano, curati da Alberto Mingardi, l’economista documenta gli abusi di potere e il carattere illiberale dello Stato crispino
“2001”: 50 anni, 70 millimetri
Ritorna al cinema il film di Stanley Kubrick
Gli Sforza , magnifici parvenu
Dopo l’estinzione dei Visconti conquistarono il ducato con le armi ma non furono amati dalla città
Tu chiamale se vuoi emozioni
L'empatia e il processo invisibile
Ciascuno vive il suo romanzo
Freud insegna: disertare fa bene Ogni letteratura è di evasione
Maestro di eloquenti silenzi
Tradurre i classici: «la mite» di Dostoevskij