La pandemia scatenata dal coronavirus ha modificato, e probabilmente modificherà ancora anche a breve scadenza, i comportamenti che riguardano i corpi e le relazioni fisiche tra gli esseri umani. Ti chiediamo di rispondere ad alcune domande per capire in che modo a tuo parere potrà cambiare tutto questo.
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Tre piccole dritte, buone da subito
Cerchiamo di svolazzare qua e là il meno possibile, e stiamo bene attenti a dove andiamo a posare le zampette.
Il dialogo è la vera bellezza
Bullismo e dintorni
Non è detto che vada male
Antropocene. Oggi la distinzione tra storia umana e storia naturale è finita per sempre ma c' tempo per riscrivere il racconto della Terra e plasmare un futuro non catastrofico
L’Homo narcissus corre verso la rovina
Involuzione «Noi umani non meritiamo di essere chiamati “sapiens”. Siamo solo scimmie egoiste che stanno distruggendo l’ambiente e si stanno condannando da sole all’estinzione», denuncia dall’America il biologo Nicholas P. Money. Il nostro stesso atteggiamento verso il coronavirus lo dimostra: «Gli esperti ci avevano avvisati ma, troppo concentrati sul presente, non siamo stati in grado di pensare al futuro. È lo stesso approccio che abbiamo nei confronti del cambiamento climatico»
Ho sconfitto la Spagnola
Boris Pahor ha cinque anni quando scoppia l'epidemia di febbre spagnola nel 1918; ha 106 anni quando scoppia la pandemia del coronavirus. Vittima e testimone instancabile delle tragedie del Novecento (il nazismo, la persecuzione fascista, la repressione comunista), racconta a «la Lettura» quanto fu dolorosa l'epidemia di un secolo fa: la famiglia malata, la quarantena, una sorellina Mimica sfinita e uccisa dal contagio. Qui lo scrittore ricorda quei lutti e i lutti di oggi; poi ricorda un altro evento che segnò la sua vita di bambino e tutta la sua vita di uomo: le fiamme fasciste che il 13 luglio 1920 avvolgono il Narodni dom, la Casa della cultura slovena. Ho un solo traguardo dice vivere fino al prossimo 13 luglio per testimoniare al presidente italiano e a quello sloveno da dove nasce una nuova pace, cioè una nuova Europa, cioè una nuova Terra
Fidatevi: la metafora della guerra è sbagliata
William Finnegan Il premio Pulitzer contro la retorica di Trump
Dualismo delle frontiere nel diritto pubblico
Norme e confini. Due libri esplorano l'azione degli Stati e quella cosmopolita
Un respiro evoca l’abisso
L’incontro Celan-Heidegger. A cent’anni dalla nascita e a cinquanta dal suicidio, una riflessione sull’opera del poeta ebreo scampato alla Shoah, che l’autore di «Essere e tempo» (al contrario di Adorno) apprezzò e studiò. Ad accomunare il filosofo e l’ex internato, del quale escono «Microliti», era l’aspirazione a risalire là dove il linguaggio sprofonda nel silenzio
Immagini sacre contro disastri e pestilenze. Icona, aiutaci tu
Sono esistiti da sempre, a ogni latitudine e per ogni sentimento religioso, oggetti particolari a cui venivano attribuiti poteri specifici, miracolosi. L'oggetto «magico», caricato di qualche potere sovrannaturale e i cui prodigi sfuggono alla razionalità umana, è al centro di numerosi miti, leggende, fiabe: il calice del Graal, il vello d'oro, la pietra filosofale alchemica...