La recensione che demolisce un romanzo — atto di volta in volta rancoroso, complottista, apocalittico; oppure, viceversa: curato, onesto, necessario; ma sempre gustoso com’è gustosa la maldicenza — è quasi sparita dalla circolazione. Forse a causa della natura promiscua e confusa di ciò che resta della cosiddetta società letteraria. Una bieca questione di buon vicinato. Prodursi in una critica negativa espone all’ esecrazione dell’ambiente: se fai lo scrittore rischi di passare per invidioso; se ambisci a diventare scrittore meglio evitare preventivamente di farsi dei nemici; a questo si aggiunge l’opportunismo di chi non vuole avversari illustri. Eppure... è un peccato
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L’Amata cartolina del Peggior belpaese
Amarcord. Compie 50 anni il film di Fellini che ebbe strepitoso successo in Italia e all’estero. Ma il regista riminese si stupiva di come gli italiani adorassero un ritratto così impietoso della loro natura ipocrita, vigliacca e piccolo-borghese
Alfonso Berardinelli, saggista inquieto
Berardinelli di rado recensisce i libri, la sua è una libera cattedra dove interviene sia come critico letterario che come intellettuale pubblico, esercitando la Kulturkritik, guarda cioè la civiltà attorno a sé e dice di cosa è fatta.
Elena Ferrante. La vita bugiarda degli adulti
Opinioni a confronto sull’ultimo lavoro della scrittrice
Generazione di Umanisti del novecento
Maestri della critica letteraria. Da Blasucci a Folena, da Garboli a Eco, una ricca galleria dei protagonisti più influenti della disciplina, nati tra le due guerre
Sparlarne tra amici
Sullo stato di salute della critica letteraria.
Anacronismo della critica. L’ultimo libro di Giulio Ferroni
Nel nuovo libro del grande italianista, lo sconforto per una scuola e una critica letteraria sempre più difficili, perché ad entrambe mancano i presupposti di praticabilità. Pagine illuminanti riguardano la cultura del nostro “tempo modificato”. E sulla letteratura del virus meglio soprassedere
La scuola impossibile e la cultura di questo nostro «tempo modificato»
Anacronismo della critica: l’ultimo libro di Giulio Ferroni. Nel nuovo libro del grande italianista, lo sconforto per una scuola e una critica letteraria sempre più difficili, perché ad entrambe mancano i presupposti di praticabilità. Pagine illuminanti riguardano la cultura del nostro “tempo modificato”. E sulla letteratura del virus meglio soprassedere
Il critico e la sua solitudine
L’intellettuale illuminista impegnato, teorico e critico delle forme letterarie come modelli etico-estetici di civiltà, non è più una figura cui mercato e accademia lasciano spazio
Ferrante mon amour
Divagazioni critiche su La vita bugiarda degli adulti