Il mestiere dello stroncatore

La recensione che demolisce un romanzo — atto di volta in volta rancoroso, complottista, apocalittico; oppure, viceversa: curato, onesto, necessario; ma sempre gustoso com’è gustosa la maldicenza — è quasi sparita dalla circolazione. Forse a causa della natura promiscua e confusa di ciò che resta della cosiddetta società letteraria. Una bieca questione di buon vicinato. Prodursi in una critica negativa espone all’ esecrazione dell’ambiente: se fai lo scrittore rischi di passare per invidioso; se ambisci a diventare scrittore meglio evitare preventivamente di farsi dei nemici; a questo si aggiunge l’opportunismo di chi non vuole avversari illustri. Eppure... è un peccato

La scuola impossibile e la cultura di questo nostro «tempo modificato»

Anacronismo della critica: l’ultimo libro di Giulio Ferroni. Nel nuovo libro del grande italianista, lo sconforto per una scuola e una critica letteraria sempre più difficili, perché ad entrambe mancano i presupposti di praticabilità. Pagine illuminanti riguardano la cultura del nostro “tempo modificato”. E sulla letteratura del virus meglio soprassedere