In un mondo senza confini non si può pensare di garantire i diritti essenziali solo a chi condivide un'appartenenza etnica. Occorre progettare una nuova democrazia cosmopolita in cui ai migranti si chieda non di assimilarsi, ma di riconoscersi in una cultura politica
La legge sullo ius soli è il riconoscimento della trasformazione dell’Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione. E riguarda ragazzi che nella maggioranza dei casi non si sentono “immigrati”, ma italiani. È semmai una riforma incompleta.
Il diritto di voto alle origini era legato alla funzione militare, poi fu allargato e divenne un collante per la Repubblica e l'Impero. Ma era concesso per gradi
Stefano Laffi si occupa di mutamento sociale, culture giovanili, processi di emarginazione e impoverimento, consumi e dipendenza. Il suo intervento racconta un laboratorio di giornalismo per ragazzi migranti a Milano, utilizzato come dispositivo pedagogico per costruire un senso di cittadinanza