Nel continente sono in corso trasformazioni profonde, di cui i colpi di stato sono un sintomo. Le ex potenze coloniali non hanno più voce in capitolo, scrive il filosofo Achille Mbembe
Il continente è corteggiato per le sue materie prime, è uno dei terreni privilegiati delle battaglie per il controllo delle sfere d’influenza e i suoi voti all’Onu sono molto ambiti. Mantenere buoni legami con i suoi paesi è essenziale.
Un’antologia rilancia la vitalità di un genere dove si combinano antiche leggende (un bacino immenso), tecnologia (che non è necessariamente salvifica) e dinamiche sociali di oggi (le migrazioni). Una rivendicazione di autonomia rispetto ai modelli coloniali