Sono in atto profondi rivolgimenti nei settori finanziari e bancari per cui ogni evento, anche di portata minore, rischia di produrre conseguenze destabilizzanti.
Occorre un vero “curatore fallimentare” per separare la finanza produttiva da quella speculativa ed eliminare la seconda con regole e azioni precise e sperimentate.
L’uscita dalla crisi e la trasparenza e regolarità nell’economia richiedono una rinnovata e sempre
più «sofisticata» capacità dello stato nel prevenire e reprimere ogni violazione dei doveri fiscali e
contributivi.