La nostra lingua è viva, cambia, evolve, si adatta ai contesti e alla storia di chi la parla (o la scrive, o la digita). Si tratta di un fenomeno che non deve allarmare, perché è fisiologico e non patologico. Ancora si fronteggiano un modello «normativo», basato appunto sulla norma appresa a scuola, e uno «normale», che si riferisce all’ uso di tutti i giorni. Ma in un idioma reale, condiviso da quasi tutta la popolazione in quasi tutte le circostanze, la regola si dissemina in una pluralità di regole
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A tu per tu con i giganti del cinema
Tornano i dialoghi di Peter Bogdanovich con i big della macchina da presa, da Lang a Hitchcock. E per i cinefili è una festa
Anche la matematica vuole le sue medaglie
Calcoli ben eseguiti. Mentre due ricercatrici italiane vincono il prestigioso Ems Prize, la biografia della straordinaria Emmy Noether scritta da Elisabetta Strickland ci ricorda le loro difficoltà
American Psycho adesso è donna
L’autrice pluripremiata CJ Leede ci fai entrare in un incubo a base di cura violenza. Con una protagonista indimenticabile
Sono diventato qualcun altro
Si fonda su un classico scambio di identità uno dei noir più riusciti del grande duo Boileau e Narcejac. Ad alto tasso di tensione
La pazza gioia sotto il terrore
I ricordi dell’autrice russa Nadežda Mandel’štam fanno rivivere l’opera e lo spirito del marito Osip, poeta vittima del regime sovietico. Ironia e leggerezza nel pensare alla morte
Il dandy in Bulgaria via Città del Capo
Era un esperto delle crociate, un bizantinista, un poliglotta e forse una spia: nei viaggi di Steven Runciman ribolle un’avventurosa materia narrativa
Robinson Crusoe in contumacia
Il Carmine Stanga del romanzo di Roberto Mandracchia ha «torturato, strangolato, sparato, bruciato, cementato, sciolto, esploso e seppellito». Ora vive in un casale come su un’isola deserta. Legge la Bibbia e trova un suo Venerdì
Il nuovo White tra sesso, bugie e masochismo
A 84 anni, l'autore americano torna con un romanzo che infrange ogni tabù. Dove il protagonista Aldwych West ama un ballerino “schiavo” della perfida Ernestine
È la ghigliottina che spalanca la vista
Definito da Pablo Neruda «il Kafka cileno», interprete personalissimo delle suggestioni del Surrealismo, a 60 anni dalla morte Juan Emarmerita la riscoperta, come dimostra «Ieri»