Perché non siamo tutti femministi?

Traendo ispirazione dalla lettura del libro "Dovremmo essere tutti femministi" di Chimamanda Ngozi Adichie, un gruppo di studenti della 4B del centro di formazione professionale AFOL Achille Grandi di Sesto San Giovanni ha realizzato per il progetto "Felice chi legge!" una presentazione che mette a fuoco le principali forme di violenza subite dalle donne

Da femminista sì alla legge Zan

Il genere e l’orientamento sessuale sono elementi dell’identità di ciascuno di noi, quell’identità con la quale, prima o poi, tutti dobbiamo fare i conti, anche quando ci sono cose che vorremmo che fossero diverse, cose che magari non sopportiamo di noi stessi, cose con le quali, però, non possiamo far altro che convivere.

Passa dall’odio verso le donne la difesa della legge anti-odio?

Anche ammettendo le migliori intenzioni del legislatore: cosa capiterà quando la clava penale sarà armata? Procure intasate e totale discrezionalità dei giudici? Perché, punto dirimente, su un oggetto indeterminato come l’«identità di genere», architrave del ddl, non vi è univocità scientifica né certezza del diritto. Un vulnus alla Costituzione: ogni cittadino e cittadina ha diritto di sapere con chiarezza che cosa prescrive la legge.