«Molti venivano alla cassa perché non sapevano che quell’ingresso fosse gratuito. Non era indicato da nessuna parte, così come sulle persone non c’è scritto che sono fedeli. Non potevo sapere che la signora spagnola era una fedele, ma ho notato che le persone diventano fedeli molto in fretta quando scoprono i vantaggi»
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Studiare con il nuovo quadrivium
Secondo il filosofo Jacques Attali bisogna destinare più mezzi all’educazione pubblica e privata per evitare ignoranza e artificializzazione: se la scuola avrà un futuro, sarà un «futuro passato», cioè un futuro umanistico
In difesa del doppiaggio
Se il doppiaggio è molto vituperato dai cinefili più giovani, i sottotitoli sono intollerabili agli spettatori più anziani. Ma al di là delle preferenze generazionali, anche i sottotitoli hanno molti svantaggi.
Piketty e Sandel: La sfida dell’uguaglianza
La ricchezza e la proprietà non riguardano soltanto il denaro. Riguardano il potere di contrattazione che tu hai nei confronti della tua vita e del resto della società
Così Dio salvò il presidente-re
Quando nel 1790 fu ratificata la Costituzione degli Stati Uniti in molti la denunciarono come una “monarchia mascherata” Nei cento giorni di Trump quel dibattito appare profetico
Il sangue ha un colore solo
Le divisioni politiche che aiutano lo sterminio dei popoli
Il grande romanzo della nostra scuola
Dall’Ottocento fino ai nostri giorni, Mario Isnenghi ricostruisce in un saggio la storia dell’istituzione che ha contribuito più di tutte a unire la nazione sui banchi
Sfrontati e con pochi amici noi, anacronistici e felici
Piperno si concede una difesa controcorrente della letteratura e dei suoi valori
Vivere da filosofo al tempo della paura
Thomas Hobbes. Gregorio Baldin costruisce una biografia intellettuale che ne esplora l’opera, collocandola nel contesto storico e culturale in cui fu scritta Un pensatore eclettico di ampio respiro che ancora oggi interloquisce con noi
La Russia ha visto il mio Bulgakov: così ho beffato Putin
Nato in America, cresciuto a Mosca, ora negli Usa, il regista Michael Lockshin ha girato «Il Maestro e Margherita». «Gli anni Trenta di Stalin anticipano l’oggi. Con il tamtam del pubblico, censura e boicottaggi non hanno fermato il film»